La Cassa Depositi e Prestiti(CDP) ha comunicato che è stata
costituita CDP Investimenti SGR Spa, la società di gestione
del risparmio che intende dare impulso anche in Italia al settore
dell’edilizia residenziale locativa a canone calmierato
(social housing). Il capitale della
società, pari a 2 milioni di euro, è detenuto da CDP per una quota
di maggioranza pari al 70%. Partecipano con il 15% ciascuna
l’Associazione delle Fondazioni bancarie (Acri) e l’Associazione
delle Banche (Abi), entrambe interessate a supportare Cassa
nell’attività di social housing.
La SGR, una volta ottenuto il via libera della Banca d’Italia,
gestirà un Fondo di fondi che partirà con una dotazione di
almeno un miliardo di euro. Le quote del Fondo saranno
sottoscritte da CDP ed altri investitori istituzionali. La SGR
parteciperà, assieme al mercato, alla procedura di sottoscrizione
di una quota del Fondo da parte del Ministero delle
Infrastrutture.
Il Fondo opererà su tutto il territorio nazionale
acquisendo quote significative, ancorché di minoranza, di fondi
immobiliari di social housing su base locale, nei quali potranno
investire Fondazioni di origine bancaria, Enti locali, privati:
questo sistema garantirà da un lato la tutela degli interessi
pubblici coinvolti, dall’altro il coordinamento delle singole
iniziative locali finalizzato a un adeguato impiego di capitali su
tutto il territorio italiano per la realizzazione di immobili di
edilizia residenziale sociale.
L’iniziativa potrà dare un contributo sostanziale al piano
nazionale di edilizia abitativa del Governo (il cosiddetto
“Piano Casa”, art. 11 del Dl 112/2008),
che - al fine di valorizzare e incrementare l’offerta abitativa sul
territorio - prevede proprio l’utilizzo di fondi immobiliari chiusi
e la partecipazione di soggetti pubblici e privati ai progetti.
Si stima che sarà possibile realizzare circa 20.000 unità
residenziali, una risposta concreta al disagio abitativo
nazionale. Negli ultimi anni l’incremento dei prezzi di mercato e
la riduzione del potere d’acquisto delle famiglie hanno aumentato
il bisogno di locazione a prezzi calmierati da parte di soggetti
che sono solvibili, ma non riescono a sostenere i prezzi di mercato
(nuclei familiari monoreddito, giovani coppie a basso reddito,
anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate, studenti
fuori sede, immigrati regolari a basso reddito, ecc..). Al
contempo, il sistema tradizionale di operatori del settore e di
aiuti per la casa non è più in grado di offrire una risposta
adeguata all’emergenza abitativa: la crescente domanda di
abitazioni in affitto non trova più risposta nel settore degli
investitori istituzionali, i quali hanno a loro volta alienato il
proprio patrimonio.
Con l’avvio di questo nuovo progetto, CDP rafforza
significativamente la propria attività nel social housing, settore
nel quale è presente dal 2007: Cassa è il principale investitore
del primo fondo immobiliare etico italiano “Abitare Sociale
1”, promosso dalla Fondazione Cariplo,
con la partecipazione della Regione Lombardia e dell’ANCI
Lombardia.
“Rispetto a molti altri Paesi europei, in Italia l’offerta di
social housing è ancora inadeguata”, sottolinea Massimo
Varazzani, Amministratore delegato di CDP, “vi sono quindi
ampie potenzialità di crescita che vanno sfruttate soddisfacendo il
fabbisogno abitativo dei cittadini e - al contempo - consentendo
agli investitori di ottenere rendimenti certamente non speculativi,
ma comunque interessanti”. Per Varazzani
“Contribuendo allo sviluppo del social housing, CDP conferma la
propria vocazione di investitore di lungo periodo al servizio della
crescita del Paese”.
“Negli ultimi anni, nell’ambito dei servizi alla persona, le
Fondazioni di origine bancaria hanno cominciato a dare risposte al
drammatico problema dell’emergenza abitativa, ciascuna
singolarmente. Con questa iniziativa oggi si apre concretamente una
nuova fase che, da un lato, continuerà a vederle protagoniste a
livello locale, dall’altro partecipi, in quanto azioniste di CDP,
di uno strumento, quale è questa SGR, fondamentale per dare respiro
nazionale a un ampio progetto di housing sociale. L’Acri,
l’associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni, ha
dunque voluto partecipare anche in forma diretta a questo
strumento”, ha detto Stefano Marchettini, direttore
generale dell’Acri.
“Il sistema bancario è pronto a fare la sua parte per
rispondere alla carenza di abitazioni”, evidenzia Giuseppe
Zadra, Direttore generale di ABI, “soprattutto di fronte
all’attuale fase di crisi segnata anche da un forte rallentamento
del mercato immobiliare e degli investimenti privati nella casa”.
“La partecipazione dell’Abi nella nuova Sgr”, aggiunge
Zadra, “è la testimonianza dell’interesse del settore per
la piena realizzazione del progetto. Occorre ora garantire che
questo Piano, vitale per lo sviluppo economico e sociale del Paese,
proceda senza rallentamenti”.
Fonte: Cassa Depositi e Prestiti
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