La sezione di controllo per la Regione Sardegna della
Corte dei
Conti, con la
deliberazione n. 4 del 30 gennaio 2009, a
seguito di quesito di un comune sardo si è pronunciata sulla
possibilità di continuare ad applicare l’incentivo per i tecnici
delle pubbliche amministrazioni nella misura massima del 2%
prevista nell’articolo 92, comma 5 del Codice dei contratti (D.Lgs.
n. 163/2006) invece che nella misura ridotta dello 0,50% prevista
nell’articolo 18, comma 4-sexies del decreto legge 29 novembre
2008, n. 185 convertito dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.
La
risposta della magistratura contabile è stata positiva
poiché il legislatore regionale ha esercitato una propria
prerogativa disciplinando la materia degli appalti pubblici.
All’interno della L.R. n. 5/2007 è stata prevista, all’art. 12
comma 1, la misura massima degli incentivi per la progettazione
pari al 2% dell’importo posto a base della gara.
La percentuale maggiore stabilita a livello regionale può ben
sopravvivere alle previsioni statali perchè:
- la riduzione allo 0,5% introdotta con decorrenza 1.1.2009 dal
D.L. n. 112/2008 convertito nella L. n. 133/2008 non si estende
alla Regione Sardegna trattandosi di materia rientrante nell’ambito
della potestà legislativa esclusiva della Regione e dalla stessa
esercitata;
- l’art. 12 comma 1 della L.R. n. 5/2007 nel fissare la misura
massima degli incentivi per la progettazione non supera i limiti di
cui al 1 comma dell’art. 3 dello Statuto.
La Corte dei Conti aggiunge, anche, che qualora si ritenesse che
l’art. 12 comma 1 della L.R. n. 5/2007, con il quale sono state
disciplinate la misura degli incentivi per la progettazione, le
modalità di corresponsione, l’individuazione dei soggetti
percettori, seppur inserito all’interno della più generale
disciplina regionale degli appalti pubblici riguardi, forse più
correttamente, altre materie, quelle dell’ordinamento degli uffici
regionali, dello stato giuridico ed economico del personale
regionale, dell’ordinamento degli enti locali, si giungerebbe alle
medesime conclusioni.
Anche sulle predette materie, infatti, la Regione Sardegna
esercita, ai sensi dell’art. 3 comma 1 lett. a) e b) dello Statuto,
potestà legislativa esclusiva.
Un punto, quindi, a favore dei tecnici ed alla luce della citata
deliberazione della Corte dei conti della regione Sardegna
sembrerebbe che nelle regioni a statuto speciale e nelle province
autonome, anche dopo l’1 gennaio 2009, potrebbe continuare ad
essere applicato l’incentivo previsto per i tecnici interni
relativo alla progettazione, direzione dei lavori e collaudo nella
misura massima del 2% e non nella misura ridotta dello 0,50%.
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