In occasione della riunione del Tavolo sistematico di Confronto
tenutasi il 18 marzo scorso, il
Ministro Matteoli ha accolto
la proposta del
Presidente dell'ANCE Buzzetti di assegnare
una quota delle risorse destinate alle infrastrutture dal CIPE del
6 marzo 2009 ad un piano di opere medio - piccole, come richiesto
dall'Ance.
Al fine di offrire un contributo per assicurare la rapida
attivazione del Piano, il Centro Studi dell'Ance ha predisposto un
documento che illustra un possibile percorso tecnico-istituzionale
per l'attivazione dello stesso, nell'ambito delle competenze del
Ministero delle Infrastrutture, attraverso i Provveditorati alle
Opere Pubbliche.
Il documento, inviato al Ministro Matteoli il 27 marzo scorso, si
basa sui seguenti principi:
- Ripartizione delle risorse su base regionale per garantire un
effetto diffuso sul territorio,
- Assegnazione delle risorse ai Provveditorati alle Opere
Pubbliche,ai quali vengono affidati i compiti di gestione delle
risorse e di alta sorveglianza, al fine di consentire al Ministero
di monitorare lo stato di avanzamento dei lavori e della spesa del
Piano,
- Presentazione dei progetti da parte dei soggetti attuatori
(Comuni-Province) per via informatica sulla base di una scheda
semplice standardizzata contenente i criteri di selezione,
- Rapida fase di selezione sulla base della scheda semplice con
attribuzione di punteggi standardizzati che possono premiare
determinate tipologie di lavori,
- Selezione dei progetti attraverso una commissione mista con
rappresentanti dei Provveditorati e delle Regioni interessate, per
mantenere il ruolo istituzionale delle Regioni nell'attuazione del
Quadro Strategico Nazionale;
- Procedure di gara espletate dai soggetti attuatori o dai
Provveditorati per conto del soggetto attuatore ai sensi del codice
dei contratti,
- Monitoraggio degli interventi attraverso una commissione
tecnica Stato-Regioni-Soggetto attuatore che verifica il rispetto
del crono programma dei singoli interventi in modo da consentire
anche un monitoraggio del Piano complessivo da parte del Ministero
e da parte del CIPE.
Nel documento vengono proposti i seguenti criteri per la selezione
dei progetti:
- finanziamento di progetti degli enti locali in particolare
Comuni e Province ovvero dei progetti, come messo in evidenza
dall'Ance nell'ambito della sua ricognizione, che sono in grado di
garantire effetti immediati e diffusi sul territorio (dato il
carattere eccezionale di questo Piano, gli interventi finanziati
dal Ministero dovrebbero essere tenuti fuori dall'applicazione
delle regole del Patto di stabilità),
- di importo inferiore ai 5 milioni di euro,
- la cui ultimazione è prevista entro dicembre 2010.
- ulteriori criteri di selezione come livello di progettazione,
l'importo del progetto, la disponibilità di altri finanziamenti,...
sono proposti nel documento.
Infine il documento propone un calendario cadenzato per garantire
che le gare siano bandite entro due mesi dalla decisione del
CIPE.
In allegato è disponibile la proposta per l'attivazione del piano
di opere medio-piccole elaborata dal Centro Studi dell'Ance e
trasmessa al Governo il 27 marzo.
Fonte: ANCE
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