Sicurezza, efficienza energetica e semplificazione sono le parole
d'ordine per la ricostruzione del territorio abruzzese. Ma anche
rispetto della legalità, contrasto del lavoro nero e soprattutto
lotta contro la mafia che da sempre ha avuto in Italia un ruolo
importante nell'affidamento dei grossi appalti in Italia.
Ma affinché queste parole non rimangano tali e si traducano in
fatti reali è necessario un intervento massiccio da parte del
Governo. Anche
Striscia la notizia è intervenuta e con il
suo inviato ha effettuato un'intervista ad un costruttore impegnato
nella ricostruzione di alcune zone. Da questa si evince come la
mafia di cui tutti sentiamo parlare da sempre non è un
qualcosa che sfugge da qualsiasi logica o un'impalpabile dettaglio
della nostra quotidianità, al contrario è un atteggiamento, un modo
di agire, di pensare e imporre la propria persone che lo Stato può
contrastare solo con degli interventi puntuali ed un monitoraggio
continuo dei cantieri.
Le sfida che il Governo deve preparare poggiano, dunque, su diverse
direttive tra loro complementari: da un lato garantire una
ricostruzione veloce, di qualità, sicura e che tenga conto delle
recenti tecniche di efficienza energetica; dall'altro garantire
degli appalti legali ed assicurare e pretendere sicurezza ai
costruttori impegnati nella ricostruzione. È necessario agire
preventivamente al fine di evitare lunghi e inutili processi dopo.
L'origine dei mali che ha causato il disastro abruzzese è da
ricercare nell'incuria con cui sono stati costruiti gli edifici e
nella scarsa attenzione delle istituzioni che avrebbero dovuto
regolarmente controllare l'operato dei costruttori. Una massiccia
presenza dello Stato durante la ricostruzione garantirebbe sia
l'utilizzo di manodopera specializzata, evitando così il lavoro
nero, sia l'impiego di materiali di qualità, ma garantirebbe anche
maggiore sicurezza ai costruttori che spesso si trovano a dover
lavorare in condizioni di illegalità fuori dalla propria portata.
Negli ultimi anni, vuoi per la logica dei massimi ribassi cui
vengono effettuate le gare, vuoi per la crescente crisi mondiale, i
costruttori hanno cercato di risparmiare sulla manodopera, sui
materiali e sulla sicurezza e se a questo si aggiunge il problema
mafia, che da sempre ha avuto col settore edile un intreccio di
potere aberrante, il gioco è fatto.
Sulle direttrici sicurezza, efficienza e semplificazione, ANCE e
Legambiente hanno proposto la costituzione di un Osservatorio per
la legalità.
"La sfida da cogliere infatti -
hanno
dichiarato i presidenti Buzzetti e Cogliati Dezza -
è
quella della messa in sicurezza statica degli edifici e insieme
dell'efficienza energetica. Il provvedimento deve poter rispondere
quindi, sia alla domanda di sicurezza degli edifici, ancora una
volta messa in evidenza in tutta la sua drammaticità dal terremoto
in Abruzzo, che alla necessità di ridurre i consumi energetici
negli edifici, le bollette dei cittadini e le emissioni di
CO2".
Per il raggiungimento di questi obiettivi è fondamentale
l'intervento del Governo che dovrà fissare delle regole semplici e
degli incentivi efficaci e che al contempo impedisca un'eccessiva
deregulation che rischierebbe di aumentare l'insicurezza. Per tali
motivi ANCE e Legambiente, in un comunicato congiunto, hanno
chiesto alle autorità nazionali e locali di trovare un accordo per
evitare che si arrivi a normative diverse e contraddittorie
sprecando una occasione così importante per avviare una diffusa
riqualificazione edilizia.
La ricostruzione dell'Abruzzo dovrà essere l'occasione per dare un
chiaro segnale di innovazione, reintroducendo la certificazione
energetica nelle compravendite e nei nuovi interventi e approvando
le Linee guida previste dalla normativa di recepimento delle
Direttive europee. Per questi motivi, ma anche al fine di
combattere i rischi di infiltrazioni da parte della criminalità
organizzata nelle attività di ricostruzione, Ance e Legambiente
lanciano la proposta di un
Osservatorio per la legalità, per
vigilare efficacemente sulle operazioni e i progetti di recupero e
ricostruzione.
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