Oggi alle ore 17,00 Conferenza unificata Stato-Città-Regioni con
all’ordine del giorno l’esame dello schema di decreto-legge recante
"Misure urgenti in materia di edilizia, urbanistica ed opere
pubbliche".
Ricordiamo che il decreto, dopo il terremoto che ha sconvolto
l’Aquila ha subito parecchie modifiche indirizzate principalmente
ad un irrigidimento in chiave di sicurezza antisismica.
Se oggi si troverà l’intesa, il decreto legge potrebbe approdare al
Consiglio dei Ministri di domani per la definitiva
approvazione.
Ricordiamo, in particolare che:
- sarà cancellato il rinvio dell’entrata in vigore delle norme
tecniche di cui al D.M. 14/1/2008 che dovranno essere applicate sin
dall’1 luglio 2009;
- per qualsiasi premio di cubatura è necessario provare
“documentalmente il rispetto delle norme antisismiche”;
- non sarà più possibile vendere immobili senza il certificato di
collaudo statico.
In particolare, nel nuovo testo dell’articolo 2 è prevista una
specifica causa di nullità che riguarda le compravendite di nuovi
edifici ultimati dopo l’entrata in vigore della legge di
conversione del decreto legge quando gli atti non riportino “
per
dichiarazione dell’alienante, gli estremi del certificato di
collaudo statico” con la conseguenza del divieto di
trascrizione nei pubblici registri immobiliari.
La norma dovrebbe essere valida per
tutto il territorio
nazionale ma mentre in caso di
zone non dichiarate
sismiche, facendo riferimento all’articolo 7 della legge n.
1086/1971, basterà un
collaudo statico effettuato alla fine dei
lavori, nelle
zone dichiarate sismiche occorrerà un
collaudo statico in corso d’opera che dall’1 luglio prossimo
dovrà predisposto con riferimento a quanto previsto nel Capitolo 9
del D.M. 14/1/2008.
Sempre nello stesso articolo 2 viene introdotto l’obbligo che gli
interventi di ampliamento nonché di demolizione e ricostruzione di
immobili e gli
interventi che comunque riguardino parti
strutturali di edifici non potranno essere realizzati e,
quindi, non potrà essere esibito alcun premio di cubatura “
ove
il progettista non abbia documentalmente provato il rispetto della
vigente normativa”.
Sembra, quasi, che tutto l’onere di certificare il rispetto delle
norme tecniche di cui al D.M. 14/1/2009 ricada sui progettisti
delle opere, senza alcun controllo da parte degli uffici ma sembra
che
le Regioni giudichino tale certificazione un doppione
rispetto alle autorizzazioni del Genio civile.
La bozza del decreto legge recante Misure urgenti in materia di
edilizia, urbanistica e opere pubbliche dovrebbe essere composta da
8 articoli e nella stessa è previsto che potranno essere eseguiti
senza la necessità di chiedere alcun titolo abilitativi:
- i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria;
- le opere interne;
- i lavori necessari per l’abattimento delle barriere
architettoniche;
- l'istallazione di ascensori, solo se interni agli edifici;
- i mutamenti di destinazione d'uso, che non necessitano di
lavori;
- le aree di sosta e di parcheggio;
- l'istallazione dei pannelli solari, fotovoltaici e termici,
purché siano senza serbatoio di accumulo ed al di fuori di alcune
zone.
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