A Siracusa, all'estremità dell'isola di Ortigia, si trova il
Castello Maniace, scelto per ospitare il G8 sull'ambiente. Il nome
della fortezza ha origine dal comandante bizantino Giorgio Maniace
che, dopo aver strappato agli arabi la città di Siracusa, nel 1038
fece costruire, in posizione strategica, un forte a difesa del
porto. Nei secoli successivi, tra il 1232 e 1240, venne trasformato
in un vero e proprio castello per volere di Federico II, su
progetto del suo architetto di fiducia Riccardo da Lentini. I
recenti scavi non hanno, però, portato alla luce alcuna traccia
dell'antico maniero che prende il nome dal condottiero
bizantino.
Il castello, uno dei più importanti esempi di architettura del
periodo svevo, domina da un lato il mare e dall'altro la città. La
costruzione della fortezza fu pensata per coniugare le esigenze
militari e la funzionalità della pianta e degli ambienti, tutti
uniti da una sobria eleganza, degna delle numerose corti che ospitò
nel tempo. Alcuni elementi architettonici testimoniano, infatti,
come il castello avesse sia funzione difensiva che di
rappresentanza.
Nel 1288 vi dimorò il re Pietro III d'Aragona e fino al XVI secolo
fu la residenza dei discendenti della famiglia.
Nel Cinquecento il maniero passò poi a Carlo V che, quando Siracusa
venne trasformata in una roccaforte, decise di rafforzarlo
ulteriormente, insieme alla cinta difensiva dell'isola.
Nel corso dei secoli la struttura dell'edificio venne più volte
adattata a residenza, a caserma e, per quasi tutto il XVI secolo,
anche a prigione. Due terremoti, nel 1542 e nel 1693 e
un'esplosione avvenuta nella polveriera nel 1704, distrussero parti
del castello, che in seguito vennero solo parzialmente
ricostruite.
In età napoleonica la fortezza riprese l'originaria funzione
difensiva, così come negli anni successivi e anche dopo
l'unificazione d'Italia rimase una struttura militare.
Oggi dopo un lungo restauro e la smilitarizzazione dalla storica
caserma dell'Esercito, il monumento è stato aperto al pubblico e
viene utilizzato per ospitare diversi spettacoli. Il maniero è
stato, inoltre, scelto per ospitare il vertice dei ministri
dell'Ambiente degli otto Paesi più industrializzati.
Il suggestivo Castello Maniace di Siracusa, completamente cinto da
fortificazioni e realizzato in pietra arenaria, colpisce subito per
la sua maestosità. La struttura, di 51 metri per lato, è a pianta
quadrata con quattro torri cilindriche agli angoli. Per rendere il
luogo ancora più inespugnabile, nel Cinquecento Carlo V fece
costruire un ponte in pietra per raggiungere il castello.
Attraversato il ponte si arriva al portale d'ingresso, che con i
suoi elementi decorativi alleggerisce l'austerità dell'edificio.
Osservando il portale, si nota che è incorniciato da un arco
ogivale e sormontato dalla figura di un'aquila a due teste, stemma
imperiale di Carlo V. Ai lati si trovavano invece due arieti di
bronzo, che secondo la leggenda da Costantinopoli furono portati in
dono da Giorgio Maniace e collocati all'ingresso del castello. Dei
due arieti uno è oggi conservato presso il museo archeologico di
Palermo, mentre l'altro è andato perduto.
Appena entrati nel castello ci si imbatte in un salone, costituito
da un unico grande ambiente, scandito da regolari campate, che
poggiano su volte a crociera, sostenute da sottili colonne. Agli
angoli della sala si possono notare quattro camini monumentali, dei
quali però è giunto fino a noi soltanto l'incasso di uno, ancora
perfettamente leggibile.
Attualmente la struttura esterna rimane quella duecentesca, mentre
gli ambienti interni sono stati più volte rimaneggiati.
Dell'originaria struttura resta anche il cosiddetto ?bagno della
Regina?, una stanza sotterranea con alcuni sedili e una vasca di
marmo, testimonianza degli antichi fasti del castello.
Informazioni
Castello Maniace
Via del Castello Maniace, 51
Siracusa (SR)
www.comune.siracusa.it
Per prenotazioni:
Tel. 0931 481179, 481169
Fonte: www.demaniore.com
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