PIANO CASA: IL 14 MAGGIO CONFERENZA DELLE REGIONI

13/05/2009

Mentre le Regioni in ordine sparso stanno dando attuazione all’intesa stipulata in Conferenza Unificata dell’1 aprile 2009 relativamente alle misure per il rilancio dell’economia attraverso l’attività edilizia, il Governo ha predisposto un nuovo testo del disegno di legge recante “Misure urgenti in materia di edilizia urbanistica ed opere pubbliche” redatto tenendo conto di alcune delle osservazioni formulate dalle Regioni.
E che il testo sia pronto è possibile affermarlo dal fatto che lo stesso è stato già trasferito alla Conferenza delle Regioni che ha convocato per il 14 maggio prossimo una seduta straordinaria con all’ordine del giorno, appunto, l’esame dello schema di decreto-legge stesso.

Ma vediamo le novità di quest’ultima versione del 7 maggio.
Si tratta di 8 articoli nei quali sono trattati:
  • l’attività edilizia libera;
  • le misure urgenti in materia antisismica e di sicurezza delle costruzioni;
  • le semplificazioni in tema di conferenza di servizi;
  • le semplificazioni relative al codice dei beni culturali e del paesaggio;
  • le semplificazioni in materia ambientale;
  • il fondo per l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa.
Così come richiesto dalle Regioni, nella modifica all’articolo 6 del D.P.R. n. 380/2001, scompaiono dall’elencazione degli interventi che possono essere eseguiti senza alcun titolo abilitativi i mutamenti di destinazione d’uso attuati senza esecuzione di opere edilizie mentre vengono inseriti gli interventi per gli impianti di incremento dell'efficienza energetica (art. 11, comma 3 dlgs n.115/2008). Saranno, dunque, considerate attività di edilizia libera gli “interventi di incremento dell’efficienza energetica che prevedano l’installazione di singoli generatori eolici con altezza complessiva non superiore a 1,5 metri e diametro non superiore a un metro, nonché di impianti solari termici o fotovoltaici aderenti o integrati nei tetti degli edifici con la stessa inclinazione e lo stesso orientamento della falda e i cui componenti non modificano la sagoma degli edifici stessi”.

Vengono, altresì, confermate le misure antisismiche e unitamente alla previsione dell’entrata in vigore per l’1 luglio 2009 delle nuove norme tecniche di cui al D.M. 14/1/2008 viene precisato che ogni intervento che riguardi parti strutturali di edifici non può essere realizzato né per lo stesso può essere concesso alcun beneficio economico, fiscale o urbanistico, sotto alcuna forma ed in particolare mediante aumento di cubatura, ove il professionista abilitato non abbia provato documentalmente il rispetto della vigente normativa antisismica.
Viene anche confermato che tutti gli atti tra vivi aventi per oggetto il trasferimento o costituzione o scioglimento della comunione di diritti reali relativi ad edifici la cui ultimazione è avvenuta successivamente alla data di entrata in vigore del decreto stesso, sono nulli e non possono essere stipulati né trascritti nei pubblici registri immobiliari ove da essi non risultino, per dichiarazione dell’alienante gli estremi del certificato di collaudo statico.

Fanno parte del nuovo testo le semplificazioni in tema di conferenza di servizi (art. 4) con modifiche alla legge 7 agosto 1990, n, 241, le semplificazioni relative al codice dei beni culturali (art. 5) con modifiche al d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, le semplificazioni in materia ambientale (art. 6) con modifiche al d.lgs. 4 aprile 2006, n. 152 ma anche l’istituzione di un Fondo per l'accesso al credito per l'acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie o dei nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, con priorità per quelli i cui componenti non risultano occupati con rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

Non tutte le richieste avanzate dalle Regioni sono state, dunque, esaudite e nel decreto non c’è traccia di estensione degli sgravi fiscali 55% per l'applicazione della normativa antisismica e di assunzione di tecnici per potenziare i controlli.
La telenovela continua e resta, dunque, incerto l'esito del pronunciamento delle Regioni atteso per il prossimo 14 maggio.

A cura di Paolo Oreto


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