Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha accolto la
richiesta di un tavolo interministeriale a Palazzo Chigi avanzata
da imprese e sindacati nel corso della Manifestazione degli stati
generali delle costruzioni, svoltasi lo scorso 14 Maggio a
Roma.
Riferendosi alle richieste del settore, il Presidente ha dichiarato
di condividere quanto illustrato nelle relazioni affermando di aver
trovato tutte giuste le richieste e le osservazioni ed
impegnandosi, entro 10 giorni, a convocare il tavolo
interministeriale presso Palazzo Chigi sollecitato nel Protocollo
d'Intesa sottoscritto dalla Organizzazioni Imprenditoriali e
Sindacali e consegnato al Governo nelle scorse settimane.
Soffermandosi sugli interventi a sostegno della ricostruzione in
Abruzzo, il Presidente ha garantito che entro il primo novembre
saranno pronte case per 13.000 persone, entro 6 mesi, a partire dal
primo maggio, saranno costruite 4000-4500 case per ospitare 13mila
persone, case che saranno poi utilizzate come campus
universitario.
Sempre per quanto riguarda la ricostruzione in Abruzzo, il premier
ha detto di ritenere che "degli 8,7 miliardi" stanziati, "più di 7
siano da spendere nel campo delle costruzioni e dell'edilizia in
generale".
Lo Stato "ricostruirà interamente l'abitazione: accanto
all'intervento diretto dello Stato, Berlusconi ha confermato la
formula riservata a quanti volessero recuperare la casa lesionata
approfittando del contributo di 80.000 euro, estendibile a 150.000
attraverso la certificazione di un perito pubblico.
Il Presidente del Consiglio ha reso noto che il 53% delle
abitazioni sono agibili ed ha aggiunto "un 17% che sono agibili con
lavori che si possono effettuare in 30 giorni. Quindi, non appena
termineranno le scosse di terremoto, avremo quasi il 70% della
popolazione sfollata che potrà rientrare nelle proprie case."In
merito alla richiesta di nuovi investimenti da parte degli enti
locali, Berlusconi ha precisato che il Governo sta "lavorando al
patto di stabilità dei Comuni per farli investire nelle opere delle
costruzioni".
Garanzie anche sull'attivazione del "piano carceri" per il quale il
Presidente del Consiglio ha rivelato essere allo studio un piano da
1,5 miliardi (1 miliardo per nuove strutture e 500 milioni per le
manutenzioni) da realizzarsi con la finanza di progetto. Sulla
tipologia degli interventi in fase di definizione, è stata avanzata
la possibilità di realizzare carceri "galleggianti", vale a dire
piattaforme collocate in uno dei porti italiani, sull'esempio già
sperimentato da altri Paesi (Stati Uniti, Gran Bretagna e
Olanda).
Fonte: ANIEM
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