Mentre lo scorso 16 maggio è entrato in vigore interamente il Dlgs
81/2008 (Testo Unico Sicurezza Lavoro), arrivano già le prime
critiche all’applicazione completa del provvedimento che, come più
volte sostenuto dal governo, sarà rivisitato entro la metà del
prossimo agosto.
Come sostenuto, infatti, dalla Confederazione Nazionale
dell'Artigianato e della Piccola e Media (CNA), interpretando le
numerose difficoltà incontrate dalle aziende nell’adempimento delle
scadenze previste dal Dlgs 81/2008, è stato rinnovato al Governo
l’invito affinché venga adottato un atto di proroga fino a coprire
il periodo di vacanza legislativa. La mancata proroga porrebbe
migliaia di piccole imprese nelle condizioni di fronteggiare
costose procedure valide solo per un periodo di 90 giorni, senza
peraltro che questo possa incidere positivamente sui livelli di
sicurezza dei lavoratori.
Ricordiamo che gli obblighi previsti dallo stesso decreto sono
entrati in vigore lo scorso 16 maggio e che nel frattempo
l’Esecutivo si sta accingendo a modificare la normativa in
ottemperanza ad una previsione della stessa legge, per rendere
quest’ultima applicabile a tutte le imprese, correggendone le
numerose imprecisioni. Il 16 maggio 2009 sono entrati, infatti, in
vigore gli adempimenti relativi al Testo unico, i cui termini erano
stati prorogati dal decreto cosiddetto “milleproroghe”, ma
ricordiamo anche che nel frattempo è in discussione uno schema di
decreto recante modifiche ed integrazioni al Testo unico, volte a
modificare la normativa, per rendere quest’ultima applicabile a
tutte le imprese, correggendone le numerose imprecisioni.
Ricordiamo gli adempimenti entrati in vigore:
- comunicazione all`Inail degli infortuni che comportano assenza
dal lavoro superiore ad un giorno (art. 18, comma 1, lett. r);
- divieto delle visite preassuntive (art. 41, comma 3, lett.
a);
- valutazione dei rischi concernenti lo stress lavoro-correlato e
apposizione della data certa (art. 306, comma 2 e articolo 28,
commi 1 e 2).
La CNA ha, dunque, invitato tutte le imprese a provvedere agli
adempimenti previsti, rivolgendosi alle associazioni territoriali
per le necessarie consulenze. Contestualmente la Confederazione ha
rivolto un invito agli organi di vigilanza affinché tengano conto
della incresciosa situazione in cui le imprese si sono venute a
trovare e appoggiare le buone prassi aziendali, anche a prescindere
dalle scadenze.
Ricordiamo, infine, che in merito allo schema di decreto
legislativo recante disposizioni integrative e correttive del
decreto legislativo 81/2008, approvato in via preliminare dal
Consiglio dei Ministri del 27 marzo 2009, la Conferenza
Stato-Regioni, nella seduta del 29 aprile scorso, ha esaminato il
provvedimento rendendo parere negativo (
vedi notizia)
© Riproduzione riservata