Mentre una legge dello Stato (vedi notizia precedente) anticipa al
30 giugno l’
entrata in vigore delle norme relative agli acciai
per cemento armato, un emendamento al disegno di legge di
conversione del decreto legge 28 aprile 2009 n. 39 recante
“Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli
eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e
ulteriori interventi urgenti di protezione civile” presentato dal
Relatore
Antonio D’Alì anticipa l’
entrata in vigore del
decreto ministeriale 14 gennaio 2008 all’1 luglio 2009 e
cancella di fatto la precedente proroga fissata al 30 giugno 2010
dal decreto-legge n. 248/2007 convertito dalla legge n. 31/2008 e
successivamente modificato dal decreto-legge n. 207/2008 convertito
dalla legge n. 14/2009.
Con l’emendamento in argomento viene, dunque, riportata la proroga
al 30 giugno 2009 e viene anche abrogato il comma 1-bis
dell’articolo 5 del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5 convertito
dalla legge 9 aprile 2009, n. 33 con cui era stato anticipato al 30
giugno 2009 l’entrata in vigore delle citate norme per gli acciai
da cemento armato.
Nell’emendamento presentato dal Relatore D’Alì vengono, dunque,
riproposti i
commi 2 e 3 dell’articolo 2 dell’ultimo schema di
decreto-legge sul piano casa che, sino ad ora non ha avuto il
via libera da parte delle Regioni e che non è né all’ordine del
giorno della Conferenza unificata né all’ordine del giorno del
Consiglio dei Ministri entrambi fissati per oggi.
Sembra, dunque, che non si abbia molta fiducia sulla possibilità
che l’impasse sul provvedimento relativo al Piano Casa si possa
sbloccare e l’unica soluzione possibile per consentire l’entrata in
vigore delle norme tecniche di cui al
D.M. 14 gennaio 2008 e
della relativa
Circolare esplicativa n. 617 del 2 febbraio
2009 è stata quella di un inserimento all’interno della
conversione in legge del decreto-legge per l’Abruzzo.
D’altra parte, la mancata entrata in vigore delle norme tecniche
avrebbe comportato alcune conseguenze che non sarebbero di poco
conto e lascerebbero scoperta anche la fase di ricostruzione
post-terremoto in Abruzzo.
Ricordiamo che lo schema di disegno di legge sul Piano Casa, in
atto, è bloccato perché nell’ultima Conferenza delle Regioni della
settimana passata presieduta da
Vasco Errani non è stato
raggiunto un accordo definitivo ed i
problemi da risolvere
erano tanti e tra questi la
semplificazione della procedura per
la Valutazione ambientale strategica (Vas), l'inserimento degli
sgravi irpef del 55 per cento per tutti i lavori di
ristrutturazione degli immobili privati e una
deroga agli enti
locali per l'assunzione del personale tecnico per la gestione
dell'attuazione delle norme antisismiche.
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