Arriva a Crema, nei chiostri del Teatro San Domenico, dal 22 maggio
al 7 giugno 2009, la Mostra "La Visione dello Spazio".
L'iniziativa, curata sul piano artistico da Roberto Mutti, nasce da
una proposta del Consiglio Nazionale dell'Ordine al XXIII Congresso
Mondiale degli Architetti di Torino, che grandi gratificazioni sta
ottenendo nelle città d'Italia in cui fa tappa.
L'organizzazione dell'Istituto di Cultura Architettonica, Icar di
Torino 2008, vede come braccio operativo locale l'Associazione
Architetti Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori della Provincia
di Cremona e la sua Associazione, rispettivamente presiedute dagli
architetti Emiliano Ambrogio Campari e Fiorenzo Lodi.
Crema, dunque, dopo Oderzo, Genova e Sondrio e prima di Pescara e
Savona, ospiterà un grande evento di ampio respiro, che si offre di
focalizzare l'attenzione sulla qualità del territorio e
dell'ambiente, attraverso l'interpretazione fornita da alcuni dei
più importanti fotografi internazionali d'architettura.
"Per svolgere il tema, fotografia come architettura, abbiamo
voluto accostare autori differenti per formazione e scelte
espressive - riferisce Mutti - Accanto alle
immagini lineari di autori ormai classici come l'italiano Gabriele
Basilico e l'inglese John Davies compaiono, infatti, quelle
spettacolari di Margherita Spiluttini, fotografa austriaca nota per
le sue immagini di interni ma che qui presenta il risultato di una
ricerca sul rapporto fra elementi architettonici e paesaggio
naturale. La svizzera Stefania Beretta e l'italiano Andrea Garuti
si sono misurati con il tema della città, la prima facendo ricorso
a una doppia lettura parallela - il sopra e il sotto - che si
ritrova in dittici dal sapore metaforico e l'altro utilizzando una
composizione carica di atmosfere poetiche".
"Al bielorusso Vladimir Sutiaghin è affidato il compito di
evocare un passato che nella sua terra è, invece, un ben connotato
presente: le sue fotografie descrivono un mondo che conserva
l'atmosfera di una grandiosità antica. Completamente opposte sono
le ricerche di tre italiani che affrontano il tema in un modo
particolarmente originale: Maurizio Galimberti interpretando le
architetture in un gioco di composizioni e scomposizioni di piani,
Franco Donaggio inventando un tessuto urbano carico di suggestioni
surreali, Occhiomagico evocando le atmosfere visionarie che gli
sono care in un ricercato confronto fra realtà e
finzione".
"La Visione dello Spazio" si preannuncia dunque come un evento alto
di conoscenza, rivolto a tutti, proprio per la friabilità dei
confini fra fotografia di architettura e paesaggio e quella più
generalmente definita come creativa. Non solo: la mostra è anche
un'occasione per valorizzare la città di Crema e il suo territorio,
così ricchi di valori culturali, sinergia confermata dai patrocini
della Provincia di Cremona e del Comune di Crema, e alla fattiva
collaborazione con la Fondazione Teatro "San Domenico" e l'Istituto
Musicale "Falcioni".
Il taglio del nastro è fissato per il 22 maggio alle ore 18, nella
sede della mostra, con un momento culturale, che vedrà come ospite
speciale Andrea Garuti, e l'intervento dei musicisti dell'Istituto
Folcioni: Orchestra di chitarre "Los Amigos" (Casano, Chiaretti, De
Luca, Franchi, Pagliari, Pala, Pandini) e Andrea Castiglioni al
pianoforte.
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