TIROCINIO

26/05/2006

«Abbiamo rinnovato - spiega Maria Grazia Siquilini, sottosegretario all'Istruzione - il tirocinio rendendolo certificato, più serio contro gli abusi, obbligatorio per tutte le professioni, nonché inserendolo nei percorsi universitari per non gravare sui tempi di accesso al mondo del lavoro: così, i giovani arriveranno meglio preparati all'esame di Stato e, soprattutto, potranno esercitare fin dall'inizio la libera professione con maggiore cognizione di causa. Una scelta di qualità per il bene dei nostri ragazzi, ma anche dei cittadini e delle imprese che si rivolgeranno ai giovani nelle prime fasi dell'esperienza professionale».

Il provvedimento approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 29 marzo scorso si inserisce nell’iter di riforma del Dpr 328/2001 che disciplina i requisiti per l’ammissione all’esame di Stato e le prove per l’esercizio professionale.

Il parere emesso dal Consiglio di Stato il 23 gennaio scorso aveva rinviato la valutazione dello schema di regolamento ad un riesame del testo. Sarà quindi lo Stato a decidere (e non più le regioni) sull’individuazione dei profili e i titoli professionali che danno accesso agli ordini professionali. Il Consiglio di Stato bocciava inoltre l’introduzione della laurea come requisito obbligatorio per accedere alle professioni di geometra, perito industriale, perito agrario, agrotecnico, giornalista e consulente del lavoro, esprimendo "perplessità sulla previsione di un tirocinio obbligatorio per quelle professioni per le quali non è attualmente contemplato".

L’ultima versione del "regolamento di accesso alle Professioni" accoglie quindi solo in parte le osservazioni del Consiglio di Stato, in particolare per l’accesso alle professioni la laurea non sarà titolo esclusivo; mentre il tirocinio resta.
La versione aggiornata dello schema di regolamento interviene sulla questione relativa all’obbligatorietà della laurea come requisito necessario per accedere alle professioni di geometra, perito industriale, perito agrario, agrotecnico, giornalista e consulente del lavoro. Per ciascuna di queste professioni il Ministero ha quindi "provveduto piuttosto ad aggiornare i requisiti di ammissione all’esame di Stato che dà accesso alle professioni piuttosto che al curriculum che uò comprendere in alternativa un percorso qualificante comprensivo di tirocinio". Questo significa che la laurea non costituirebbe più un titolo obbligatorio, bensì un’alternativa.

La novità è che il Tirocinio potrà essere espletato anche durante il corso universitario, tramite accordi fra Ordini ed Università, nell’ambito di convenzioni quadro concordate tra Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ed il consiglio nazionale.


a cura di Salvo Sbacchis


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