«Abbiamo rinnovato - spiega Maria Grazia Siquilini, sottosegretario
all'Istruzione - il tirocinio rendendolo certificato, più serio
contro gli abusi, obbligatorio per tutte le professioni, nonché
inserendolo nei percorsi universitari per non gravare sui tempi di
accesso al mondo del lavoro: così, i giovani arriveranno meglio
preparati all'esame di Stato e, soprattutto, potranno esercitare
fin dall'inizio la libera professione con maggiore cognizione di
causa. Una scelta di qualità per il bene dei nostri ragazzi, ma
anche dei cittadini e delle imprese che si rivolgeranno ai giovani
nelle prime fasi dell'esperienza professionale».
Il provvedimento approvato in via definitiva dal Consiglio dei
Ministri nella seduta del 29 marzo scorso si inserisce nell’iter di
riforma del Dpr 328/2001 che disciplina i requisiti per
l’ammissione all’esame di Stato e le prove per l’esercizio
professionale.
Il parere emesso dal Consiglio di Stato il 23 gennaio scorso aveva
rinviato la valutazione dello schema di regolamento ad un riesame
del testo. Sarà quindi lo Stato a decidere (e non più le regioni)
sull’individuazione dei profili e i titoli professionali che danno
accesso agli ordini professionali. Il Consiglio di Stato bocciava
inoltre l’introduzione della laurea come requisito obbligatorio per
accedere alle professioni di geometra, perito industriale, perito
agrario, agrotecnico, giornalista e consulente del lavoro,
esprimendo "perplessità sulla previsione di un tirocinio
obbligatorio per quelle professioni per le quali non è attualmente
contemplato".
L’ultima versione del "regolamento di accesso alle Professioni"
accoglie quindi solo in parte le osservazioni del Consiglio di
Stato, in particolare per l’accesso alle professioni la laurea non
sarà titolo esclusivo; mentre il tirocinio resta.
La versione aggiornata dello schema di regolamento interviene sulla
questione relativa all’obbligatorietà della laurea come requisito
necessario per accedere alle professioni di geometra, perito
industriale, perito agrario, agrotecnico, giornalista e consulente
del lavoro. Per ciascuna di queste professioni il Ministero ha
quindi "provveduto piuttosto ad aggiornare i requisiti di
ammissione all’esame di Stato che dà accesso alle professioni
piuttosto che al curriculum che uò comprendere in alternativa un
percorso qualificante comprensivo di tirocinio". Questo significa
che la laurea non costituirebbe più un titolo obbligatorio, bensì
un’alternativa.
La novità è che il Tirocinio potrà essere espletato anche durante
il corso universitario, tramite accordi fra Ordini ed Università,
nell’ambito di convenzioni quadro concordate tra Ministero
dell’istruzione, dell’università e della ricerca ed il consiglio
nazionale.
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