La pubblicazione del DM 26 giugno 2009 recante le
Linee guida
nazionali per la certificazione energetica degli edifici ha
finalmente fugato qualsiasi dubbio circa le
metodologie per la
determinazione della prestazione energetica degli edifici.
Le linee guida prevedono la possibilità di utilizzare diverse
metodologie, differenti per utilizzo e complessità, e utilizzabili
a seconda che si tratti di edifici di nuova costruzione (o
completamente ristrutturati) e edifici esistenti ed in particolare:
- il Metodo calcolato di progetto, che prevede la
valutazione della prestazione energetica a partire dai dati di
ingresso del progetto energetico dell’edificio come costruito e dei
sistemi impiantistici a servizio dell’edificio come realizzati.
Metodo di riferimento per gli edifici di nuova costruzione e per
quelli completamente ristrutturati.
- il Metodo di calcolo da rilievo sull’edificio o
standard, che prevede la valutazione della prestazione
energetica a partire dai dati di ingresso ricavati da indagini
svolte direttamente sull’edificio esistente. In questo caso le
modalità di approccio possono essere:
- mediante procedure di rilievo, anche strumentali, sull’edificio
e/o sui dispositivi impiantistici effettuate secondo le normative
tecniche di riferimento, previste dagli organismi normativi
nazionali, europei e internazionali, o, in mancanza di tali norme
dalla letteratura tecnico-scientifica;
- per analogia costruttiva con altri edifici e sistemi
impiantistici coevi, integrata da banche dati o abachi nazionali,
regionali o locali;
- sulla base dei principali dati climatici, tipologici,
geometrici ed impiantistici.
La determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici
richiede metodi di calcolo per:
- il fabbisogno di energia per il riscaldamento e il
raffrescamento ambiente;
- il fabbisogno di energia per acqua calda sanitaria;
- il rendimento e il fabbisogno di energia primaria degli
impianti di climatizzazione invernale;
- il rendimento e il fabbisogno di energia primaria per la
produzione di acqua calda sanitaria;
- il risparmio di energia primaria ottenibile utilizzando energie
rinnovabili ed altri metodi di generazione per il riscaldamento e
la produzione di acqua calda sanitaria;
- il rendimento e il fabbisogno di energia primaria degli
impianti di climatizzazione estiva.
I suddetti metodi di calcolo sono descritti nelle seguenti
specifiche tecniche:
UNI/TS 11300-1 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte
1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell'edificio
per la climatizzazione estiva ed invernale - La norma definisce il
metodo di calcolo della prestazione energetica dell’involucro
edilizio per il riscaldamento ed il raffrescamento.
UNI/TS 11300-2 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte
2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei
rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di
acqua calda sanitaria - La norma, a partire dalla prestazione
dell’involucro edilizio, permette di calcolare la prestazione del
sistema edificio-impianti in relazione allo specifico impianto
termico installato.
UNI/TS 11300-3 (in fase di elaborazione) Prestazioni
energetiche degli edifici - Parte 3: Determinazione del fabbisogno
di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione
estiva
UNI/TS 11300-4 (in fase di elaborazione) Prestazioni
energetiche degli edifici - Parte 4: Utilizzo di energie
rinnovabili e di altri metodi di generazione per riscaldamento di
ambienti e preparazione acqua calda sanitaria.
Di seguito la tabella riepilogativa (riportata nell’Allegato 3 alle
linee guida) sull’utilizzo delle metodologie di calcolo delle
prestazioni energetiche in relazione agli edifici interessati e ai
servizi energetici da valutare ai fini della certificazione
energetica.
|
Metodo di calcolo di
progetto
|
Metodo di calcolo da rilievo
sull’edificio
|
Metodo di calcolo da rilievo
sull’edificio
|
Metodo di calcolo da rilievo
sull’edificio
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Edifici interessati
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Tutte le tipologie di edifici nuovi ed
esistenti
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Tutte le tipologie di edifici esistenti
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Edifici residenziali esistenti con superficie
utile inferiore o uguale a 3000 m2
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Edifici residenziali esistenti con superficie
utile inferiore o uguale a 1000 m2
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Prestazione invernale involucro
edilizio
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Norme UNI/TS 11300
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Norme UNI/TS 11300
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DOCET (CNR-ENEA)
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Metodo semplificato (all. 2 - dm
26/06/2009)
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Energia primaria prestazione
invernale
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Norme UNI/TS 11300
|
Norme UNI/TS 11300
|
DOCET (CNR-ENEA)
|
Metodo semplificato (all. 2 - DM
26/06/2009)
|
Energia primaria prestazione acqua calda
sanitaria
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Norme UNI/TS 11300
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Norme UNI/TS 11300
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DOCET (CNR-ENEA)
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Norme UNI/TS 11300 (esistenti)
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Prestazione estiva involucro
edilizio
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Norme UNI/TS 11300
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Norme UNI/TS 11300
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DOCET (CNR-ENEA)
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Norme UNI/TS 11300 o Metodo basato sulla
determinazione di parametri qualitativi (par. 6.2 - DM
26/06/2009)
|
La determinazione della prestazione energetica estiva
dell’involucro edilizio è facoltativa nella certificazione di
singole unità immobiliari ad uso residenziale di superficie utile
inferiore o uguale a 200 m2 per le quali il calcolo dell’indice di
prestazione energetica per la climatizzazione invernale avvenga con
il metodo semplificato (all. 2 - DM 26/06/2009). In assenza della
predetta valutazione, all’edificio viene attribuita una qualità
prestazionale energetica estiva dell’involucro edilizio
corrispondente al livello “V” delle tabelle di cui ai paragrafi 6.1
e 6.2 (Prestazioni MEDIOCRI).
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