Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate
Gabriella Alemanno
ha presentato il 16 dicembre scorso a Roma i risultati
dell’
attività di identificazione dei fabbricati che non
risultano dichiarati al Catasto, denominati anche “immobili
fantasma”, condotta su tutto il territorio nazionale, con
l’esclusione delle Province di Trento e Bolzano e prevista
dall’articolo 2, comma 36, del D.L. 3 ottobre 2006, n. 262,
convertito, con modificazioni, dalla L. 24 novembre 2006, n.
286.
L’indagine si è svolta attraverso un processo articolato e
complesso, che è partito dalla
sovrapposizione delle
ortofoto digitali ad alta risoluzione alla cartografia
catastale gestita dall’Agenzia. Successivamente sono state eseguite
ulteriori
verifiche negli archivi censuari, che hanno
consentito l’individuazione delle particelle del Catasto Terreni,
sulle quali sono risultati presenti immobili non dichiarati al
Catasto.
La verifica, condotta nel corrente anno su 24 province, pari a
circa il 25% della penisola, ha concluso una indagine conoscitiva
che ha consentito l’individuazione di altri
570.000
immobili, che si aggiungono a
1.500.000 già identificati nel
precedente biennio.
L’attività di accertamento, già avviata nel 2008, tuttora in corso,
è stata completata, ad oggi, per circa il 30% delle particelle e ha
portato all’accatastamento di oltre 270.000 unità immobiliari, a
cui corrisponde un incremento di rendita catastale di 145 milioni
di euro. A tale risultato, se ne aggiungono altre 147.000, a
seguito di adempimenti spontanei, che hanno reso possibile la
determinazione di ulteriori 47 milioni di euro di rendita
catastale.
Le tipologie di immobili accatastati sono prevalentemente
rappresentate da abitazioni (33%) e da magazzini o garage
(51%).
Tali operazioni hanno permesso di aggiornare le banche dati
catastali e di fornire la base imponibile relativa alle diverse
tipologie di tributi che incidono sugli immobili.
L’Agenzia delle Entrate per i Comuni catastali compresi nell’elenco
(con i comuni riportati in ordine alfabetico, per provincia), a
seguito di specifici accertamenti, ha costituito liste di
particelle iscritte al Catasto Terreni interessate da fabbricati
presenti sul territorio ma che non risultavano dichiarati al
Catasto.
Gli elenchi di tali particelle, sulle quali si è accertata la
presenza di costruzioni o di ampliamenti di costruzioni non
dichiarati, comprensivi dell’eventuale data cui riferire la mancata
presentazione della dichiarazione al Catasto, sono consultabili,
per i sessanta giorni successivi alla pubblicazione del presente
comunicato, presso ciascun Comune interessato, presso le sedi dei
competenti Uffici provinciali dell’Agenzia del Territorio e sul
sito internet della stessa Agenzia, alla pagina
http://www.agenziaterritorio.gov.it.
Tali fabbricati devono essere dichiarati al Catasto Edilizio
Urbano, a cura dei soggetti titolari di diritti reali, entro 7 mesi
dalla data di pubblicazione del presente comunicato. Qualora gli
interessati non presentino le suddette dichiarazioni entro tale
termine, gli Uffici provinciali dell’Agenzia del Territorio
provvedono, in surroga del soggetto obbligato inadempiente e con
oneri a carico dello stesso, all’iscrizione in Catasto, mediante la
predisposizione delle dichiarazioni redatte ai sensi del
regolamento di cui al decreto del Ministro delle finanze 19 aprile
1994, n. 701, e alla notifica dei relativi esiti.
Per verificare se i propri fabbricati sono tra quelli da
regolarizzare, è possibile utilizzare il
motore
di ricerca del sito dell'Agenzia del territorio. E' necessario
inserire la provincia, il comune catastale, la sezione, il foglio e
il numero catastale della particella in cui si trova l'immobile. In
via preliminare si può verificare se nel proprio comune sono stati
rilevati fabbricati non dichiarati al catasto.
Fonte:
www.agenziaterritorio.it
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