Diffusa arbitrarietà nella determinazione dei compensi da
porre a base d’asta.
Ribassi medi nell’ordine del 40% e massimi anche del
100,0%.
Crescente marginalizzazione dei liberi professionisti nel
mercato dei bandi pubblici di progettazione.
Sono queste le conseguenze della liberalizzazione dei compensi
professionali che emergono analizzando i risultati del
monitoraggio, realizzato dal Centro studi del Consiglio nazionale
degli ingegneri, sui bandi di gara per l’affidamento dei servizi di
ingegneria (progettazione, direzione dei lavori, coordinamento per
la sicurezza, collaudo, misura e contabilità etc.) pubblicati nel
quarto trimestre 2009.
I risultati del monitoraggio evidenziano, per i bandi aggiudicati
aventi ad oggetto almeno uno dei livelli di progettazione senza
esecuzione di lavori, un ribasso medio del 40 % e un
ribasso massimo del 100%.
Come è noto, a seguito delle modifiche apportate al Codice dei
contratti pubblici dal D.Lgs. n. 152/2008, dal 17 ottobre
2008 (data di entrata in vigore del Decreto in questione) è
diventato facoltativo per le stazioni appaltanti utilizzare i
corrispettivi, di cui attualmente al D.M. 4 aprile 2001, per la
determinazione degli importi da porre a base d’asta per gli
affidamenti degli incarichi di progettazione: nel quarto trimestre
2009, il 68,4% dei bandi non vi fa riferimento (nel trimestre
precedente era il 40,8%).
La liberalizzazione dei compensi determina, inoltre, la
progressiva espulsione dei liberi professionisti dal mercato dei
bandi pubblici. I liberi professionisti sono di fatto esclusi
dai bandi che assegnano congiuntamente incarichi di progettazione
ed esecuzione dei lavori; in termini numerici, solo il 7,9% dei
bandi di progettazione ed esecuzione aggiudicati nel quarto
trimestre 2009 è stato acquisito dai liberi professionisti mentre
se si considera il valore delle aggiudicazioni tale quota scende
all’11%.
I liberi professionisti (individuali, associati o strutturati in
forma di società di professionisti) e i raggruppamenti/associazioni
temporanei che li vedono coinvolti “resistono” meglio nei bandi
aventi ad oggetto la progettazione e gli altri servizi di
ingegneria (senza esecuzione dei lavori); nell’ultimo trimestre
2009 essi si sono aggiudicati, in termini numerici, il 73,6% di
questa tipologia di bandi, quota che scende però al 59% se si
considera l’importo degli incarichi.
Fonte: www.centrostudicni.it
© Riproduzione riservata