Nella notte del 19 aprile 2010, ANCE ed Sindacati nazionali edili
(Feneal UIL Filca CISL Fillea CGIL), dopo una complessa trattativa,
hanno firmato il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di
Lavoro per i dipendenti delle imprese Edili Industria, che riguarda
circa 1.200.000 addetti ai lavori.
Soddisfazione da parte di FeNEAL UIL che attraverso il suo
Segretario Generale,
Antonio Correale, commenta così
l'accordo:
"La crisi non ha cancellato il contratto e non ha
diviso i lavoratori edili ed i loro sindacati. Con l’Ance abbiamo
stipulato un buon contratto che difende efficacemente i lavoratori
edili dalla crisi. È un risultato importante perché condiviso da
tutti, offre vere garanzie economiche, salva e rafforza la
contrattazione nel territorio, da un nuovo importante segnale
contro il lavoro irregolare e sommerso. È un segnale di vitalità
forte del sindacato che, dopo questo contratto, va giocato con
determinazione per chiedere a Governo e Parlamento di dare
centralità alle politiche del settore, per rilanciare davvero la
crescita e modernizzare il Paese a cominciare da un piano decennale
che sistemi il territorio e lo protegga dalle calamità
naturali."
Dal punto di vista contenutistico, l'accordo prevede:
- un incremento di 118 euro al parametro 130 suddiviso in 3
soluzioni: 39 euro dall'1 aprile 2010, 39 euro dall'1 gennaio 2011
e 40 euro dall'1 gennaio 2012;
- per la contrattazione di secondo livello è stato introdotto un
nuovo elemento variabile della retribuzione che tiene conto sia
della produttività dell'impresa che dell'andamento della
congiuntura territoriale.
Importanti passi in avanti sono stati fatti su altri temi centrali
quali:
- L’Elemento Variabile della Retribuzione
- Il Protocollo RLST
- Il Rilancio del Fondo Prevedi
- Le Ferie
- Il Lavoro a tempo Parziale
- La Banca Dati per la Regolarità Contributiva
- L’Istituzione della Borsa Lavoro dell’industria delle
costruzioni
- L’Avviso Comune: contribuzione ed integrazione degli
ammortizzatori sociali nel settore edile
- Il Diritto allo studio
- L’Intervento delle Parti Sociali nazionali per la
razionalizzazione della gestione degli Enti Paritetici nazionali e
territoriali.
- Gli Enti Paritetici
- La Formazione
- La Sicurezza sul Lavoro
"Questo rinnovo - ha aggiunto
Correale -
costituisce un importante strumento per tutelare i lavoratori
del settore contro la crisi economica che continua ad aggredire in
modo sempre più gravoso il comparto delle costruzioni."
ANCE e Sindacati hanno evidenziato lo squilibrio in cui versa il
settore dell'edilizia in termini di Cassa integrazione che prevede
solo 3 mesi a fronte dei 12 di tutto il resto dell'industria. A
fronte di questo, Ance e sindacati hanno chiesto al Governo non
solo di sanare questa incongruenza, ma di introdurre, attraverso
l'utilizzo dello specifico Fondo Inps, un sistema di ammortizzatori
sociali per la formazione continua degli operai che hanno perso il
posto di lavoro, al fine di tenere il più possibile il lavoratore
legato al settore, anche in un momento di crisi, ed evitare che
diventi una risorsa per il lavoro nero.
Il nuovo contratto ha ottenuto il placet del Presidente dell'ANCE,
Paolo Buzzetti, per un
"risultato importante per tutta
la categoria raggiunto in uno spirito di unità con tutte le sigle
sindacali". Buzzetti ha, inoltre, sottolineato
"la svolta
storica in materia di contrattazione di secondo livello".
Consensi anche da
Walter Schiavella (Fillea), il quale ha
sottolineato come
"In una fase di crisi come l'attuale abbiamo
chiuso unitariamente il contratto con contenuti innovativi
garantendo agli edili il recupero del potere d'acquisto" e ha
denunciato
"l'assenza del Governo, che di fronte ad una crisi
di dimensioni epocali, non ha dato alcun seguito agli impegni
assunti quasi un anno fa in occasione dagli Stati generali delle
costruzioni sull'estensione degli ammortizzatori sociali e il
contrasto al lavoro nero".
Per ultimo
Domenico Pesenti (Filca) ha evidenziato come
l'accordo
"valorizza la sicurezza, la bilateralità, il welfare,
la legalità, il mercato del lavoro attraverso la Borsa continua
nazionale e dà un forte impulso al secondo livello di
contrattazione".
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