Sul supplemto ordinario n. 75 alla Gazzetta Ufficiale n.94 del 23
aprile scorso è stato pubblicato il
Decreto Legislativo 26 marzo
2010, n. 59 recante "Attuazione della direttiva 2006/123/CE
relativa ai servizi nel mercato interno".
Il decreto legislativo entrerà in vigore il prossimo 8 maggio e
trova applicazione a qualsiasi attività economica, di carattere
imprensitoriale o professionale, svolta senza vincolo di
subordinazione, diretta allo scambio di beni o alla fornitura di
altra prestazione anche a carattere intellettuale. Il decreto
legislativo in argomento, con gli articoli 45 e 46 garantisce la
libera circolazione di avvocati, commercialisti, architetti,
ingegneri e consulenti "europei" appartenenti a uno Stato
dell'Unione Europea; potranno esercitare l'attività in Italia
nel giro di due mesi sulla base della qualifica ottenuta e non si
dovrà più attendere il nulla osta ministeriale, ma basterà
presentare una domanda all'Ordine, corredata dai documenti; il
procedimento, infatti, prevede che dovrà essere concluso,
altrimenti scatterà il silenzio assenso.
Il decreto legislativo che dà attuazione nella Repubblica italiana
alla direttiva Servizi ha l'obiettivo di
agevolare la libertà di
stabilimento dei prestatori di servizi in tutti gli Stati
membri, stabilisce un quadro giuridico generale favorevole
all'esercizio della libertà di stabilimento dei prestatori di
servizi nonché della libera circolazione dei servizi e si propone
anche di ampliare la scelta offerta ai destinatari dei servizi e
migliorare la qualità dei servizi per i consumatori e per le
imprese utenti di servizi stessi.
Liberalizzazione e semplificazione alla base della norma con
cui, nel dettaglio, per avviare un attività economica sarà
sufficiente una dichiarazione di inizio attività e non sarà più
necessario, salvo alcuni settori di interesse generale, attendere
l'autorizzazione delle autorità competenti (Stato, regioni, enti
locali). Così come i professionisti stranieri appartenenti a uno
Stato Ue potranno esercitare l'attività in Italia nel giro di due
mesi sulla base della qualifica ottenuta nel proprio paese.
Questi i quattro obiettivi:
- facilitare la libertà di stabilimento e la libertà di
prestazione di servizi nell'UE;
- rafforzare i diritti dei destinatari dei servizi in quanto
utenti di tali servizi;
- promuovere la qualità dei servizi;
- stabilire una cooperazione amministrativa effettiva tra gli
Stati membri.
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