Preoccupanti i risultati emersi dal monitoraggio, realizzato dal
Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, sui
bandi di gara per l'affidamento dei servizi di ingegneria
(progettazione, direzione dei lavori, coordinamento per la
sicurezza, collaudo, misura e contabilità etc.) pubblicati nel
primo trimestre 2010.
Sulla scia dei risultati del trimestre ottobre-dicembre 2009 (i
bandi aggiudicati aventi ad oggetto almeno uno dei livelli di
progettazione senza esecuzione di lavori, hanno visto un ribasso
medio del 40 % e un ribasso massimo del 100%), nonostante il primo
trimestre del 2010 abbia segnato un crescita del mercato dei bandi
pubblici di progettazione (952 bandi di gara per l'affidamento di
servizi di ingegneria, per un importo a base d'asta complessivo che
supera di poco i 4 miliardi di euro, contro i 836 bandi per un
importo complessivo di circa 2 miliardi di euro per lo stesso
periodo del 2009), si sono registrati ribassi medi nell'ordine del
40% e massimi dell'80%, ma soprattutto una
crescente
marginalizzazione dei liberi professionisti (individuali,
associati o strutturati in forma di società di professionisti) che
hanno acquisito solo il 5,3% dei bandi di progettazione ed
esecuzione aggiudicati nel primo trimestre 2010, mentre se si
considera il valore delle aggiudicazioni tale quota per questo
trimestre è pari allo 0,6%.
Continuano, dunque, le ricadute dell'
effetto Bersani e della
liberalizzazione dei compensi professionali, sul mercato della
libera professione che è di fatto esclusa dai bandi che assegnano
congiuntamente incarichi di progettazione ed esecuzione dei lavori.
In termini numerici, i liberi professionisti "resistono" solo nei
bandi aventi ad oggetto la progettazione e gli altri servizi di
ingegneria (senza esecuzione dei lavori); nel primo trimestre 2010
essi si sono aggiudicati il 42,7% di questa tipologia di bandi,
quota che scende però all'11,4% se si considera l'importo degli
incarichi.
I numeri del mercato
Come rilevato dal
Centro Studi del CNI, dei 952 bandi di
gara per l'affidamento di servizi di ingegneria del 2010,
322 riguardano bandi in cui è richiesta almeno
una delle
fasi di progettazione senza l'esecuzione dei lavori (per un
valore complessivo posto a base d'asta pari a circa 37milioni e
mezzo di euro7);
330 prevedono anche
l'esecuzione dei
lavori, 29 dei quali in project financing per un importo
complessivo posto a base d'asta che si aggira intorno ai 4miliardi
e mezzo di euro. Degli altri 300 bandi, 61 concernono concorsi di
idee o di progettazione, mentre i restanti 239 richiedono altri
servizi di ingegneria quali quelli relativi a collaudo,
coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e in fase di
esecuzione, direzione lavori, studi di fattibilità, valutazione
ambientale strategica, misure e contabilità, pianificazione
urbanistica, etc. L'importo complessivo posto a base d'asta per gli
altri servizi di ingegneria è pari a 17milioni e 430mila euro.
I ribassi
Per quanto riguarda le gare in cui era richiesta almeno una delle
fasi di progettazione senza esecuzione dei lavori, l'importo medio
di aggiudicazione si aggira intorno ai 230mila euro, con un
ribasso medio pari al 40%. Il 35,3% della aggiudicazioni
tuttavia fa registrare aggiudicazioni con ribassi superiori al 50%,
e un ribasso massimo pari all' 81%. Ribassi medi più contenuti si
sono registrati per gli affidamenti attinenti alle prestazioni di
pianificazione urbanistica (23,8%), di studio della fattibilità
(20%) e di collaudo tecnico amministrativo (32,9%). Ribassi
compresi tra il 28% e il 59% (per una media pari al 30,2%) si
registrano invece per gli incarichi di coordinatore della sicurezza
in fase di esecuzione, che come tutte le prestazioni attinenti alla
sicurezza, dovrebbero essere escluse dal ribasso in fase di
aggiudicazione.
Nei casi in cui il bando prevedeva lo svolgimento di tutte e tre le
fasi di progettazione (preliminare, definitiva ed esecutiva)
unitamente ai servizi di direzione lavori e coordinamento della
sicurezza nella fase sia di progettazione che di esecuzione, il
ribasso medio è stato pari al 39,5% con un picco pari al 60,5%.
I criteri di aggiudicazione, requisiti professionali e
cauzioni
Nel primo trimestre del 2010 (come per il 2009) continuano a
permanere alcune criticità che riguardano, in particolar modo:
- i criteri di aggiudicazione utilizzati dalle stazioni
appaltanti per i bandi di progettazione;
- i requisiti professionali richiesti nei bandi che associano
attività di progettazione ed esecuzione;
- l'illecita richiesta di cauzioni in capo ai professionisti che
partecipano agli affidamenti degli incarichi di progettazione.
Per quanto concerne il primo punto, è ormai noto che la Stazioni
Appaltanti privilegiano l'utilizzo del criterio dell'offerta
economicamente più vantaggiosa. Una significativa quota di bandi di
progettazione risulta essere aggiudicato con il criterio del prezzo
più basso (
27 bandi nel periodo gennaio-marzo, pari all'8,4% di
quelli rilevati) o associando a tale criterio anche la
valutazione del curriculum (36 bandi nel periodo gennaio-marzo,
pari all'11,2% di quelli rilevati). Inoltre, anche quando il
criterio di aggiudicazione è quello dell'offerta economicamente più
vantaggiosa, le stazioni appaltanti non sempre si uniformano alle
indicazioni del Ministero delle Infrastrutture in base alle quali,
sarebbe opportuno che
"gli elementi qualitativi di valutazione
delle offerte rivestano complessivamente un "peso" maggioritario
rispetto all'elemento "prezzo" e all'elemento "tempo"". In
realtà, in 12 bandi (9,2%), il peso degli elementi "prezzotempo" è
stato superiore a quello degli elementi tecnici, mentre in altri 9
bandi (6,9%) le due componenti (qualitativa e quantitativa) si
equivalgono.
In riferimento al secondo punto, con l'entrata in vigore del D.Lgs.
n. 152/2008, che ha apportato importanti modifiche al Codice degli
appalti (D.Lgs. n. 163/2006), è diventato facoltativo per le
stazioni appaltanti utilizzare i corrispettivi, di cui attualmente
al D.M. 4 aprile 2001, per la determinazione degli importi da porre
a base d'asta per gli affidamenti degli incarichi di progettazione:
tale facoltà viene utilizzata solamente in un terzo dei bandi
(33,9%).
Altro elemento critico concerne i
requisiti richiesti ai
progettisti nel caso di gare di progettazione ed esecuzione
lavori. Il Dlgs n. 163/06, all'art. 53 comma 3, prevede che
"quando il contratto ha per oggetto anche la progettazione, …,
gli operatori economici devono possedere i requisiti prescritti per
i progettisti, ovvero avvalersi di progettisti qualificati, da
indicare nell'offerta, o partecipare in raggruppamento con soggetti
qualificati per la progettazione. Il bando indica i requisiti
richiesti per i progettisti, secondo quanto previsto dal capo IV
del presente titolo (progettazione e concorsi di
progettazione)".
Le maggior parte delle stazioni appaltanti continua invece a
disattendere il dettato normativo. Il 46,4% dei bandi (153 bandi)
ritiene sufficiente che gli operatori economici dispongano
dell'attestazione SOA di progettazione ed esecuzione. Il 23,3% dei
bandi (77 bandi) richiede, al contrario, che oltre all'attestazione
SOA, il progettista sia in possesso comunque dei requisiti di
progettazione, mentre solo in un bando tali requisiti sono
richiesti a prescindere dal possesso o meno dell'attestazione di
qualificazione SOA.
Per ultimo, da segnalare l'illegittima richiesta, da parte delle
stazioni appaltanti, del deposito della cauzione definitiva e/o
provvisoria. Con la determinazione n. 6 dell'11 luglio 2007
l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori,
servizi e forniture ha ribadito che
"la polizza per
responsabilità civile disciplinata dall'art. 111 del D. Lgs. n.
163/2006 riveste carattere esclusivo nelle procedure per
l'affidamento di incarichi di progettazione" e dunque
"le
stazioni appaltanti non possono richiedere ai progettisti garanzie
aggiuntive o difformi da quelle previste e disciplinate dal
predetto articolo 111 del medesimo decreto legislativo".
Nonostante l'acclarata palese illegittimità, le stazioni appaltanti
continuano a richiedere ai progettisti il deposito della cauzione
provvisoria (nella quasi totalità pari al 2% del prezzo base
indicato nel bando) e della cauzione definitiva (pari al 10%). Nel
trimestre gennaio-marzo si sono rilevati 18 bandi (5,6%), aventi ad
oggetto esclusivamente servizi di ingegneria, comprendenti almeno
una delle fasi di progettazione dell'opera, che richiedono ai
progettisti il versamento sia della cauzione definitiva che di
quella provvisoria, 16 bandi (5%) che richiedono solo la cauzione
provvisoria e 6 bandi (1,9%) che richiedono solo la cauzione
definitiva.
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