PROPOSTA DELL'OICE AL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE

20/07/2006

In un incontro tenutosi il 12 luglio al Ministero Infrastrutture l'ing. Franco Cavallaro della Giunta Esecutiva OICE e il Direttore Generale dott. Massimo Ajello hanno manifestato al Vice Ministro on. Angelo Capodicasa la necessità di un intervento ministeriale, possibilmente una circolare, per eliminare la situazione di incertezza in cui si trovano le stazioni appaltanti che intendono procedere ad affidamenti di incarichi professionali di ingegneria e architettura.

L'OICE ha proposto di formulare alcune norme applicative per regolare il nuovo sistema degli affidamenti in assenza dei minimi obbligatori. Tali norme riguardano i seguenti aspetti in particolare:
  • come calcolare, da parte della stazione appaltante, il prezzo a base d'asta;
  • come definire i capitolati in modo da specificare meglio le prestazioni richieste;
  • come applicare le norme del Codice Appalti sulle offerte anomale;
  • valutare se attribuire un massimo al peso del prezzo negli appalti da aggiudicare con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, al fine di contenere il fenomeno delle offerte anomale;
  • valutare l'opportunità di ricercare ulteriori sistemi di contenimento del fenomeno delle offerte anomale, ad esempio una più efficace validazione in grado di evidenziare meglio eventuali carenze progettuali, o, analogamente, prescrivendo una più stringente assicurazione del progettista capace di prevenire la presentazione di offerte progettuali insufficienti, ecc.;
  • chiarire l'applicabilità della riduzione del 20% della tariffa nei servizi resi alle pubbliche amministrazioni;
  • definire le modalità di quantificazione delle spese progettuali e della loro non ribassabilità negli appalti integrati (non ribassabilità prevista dall'art. 19 della L. 109/94 oggi operante dopo la sospensione dell'art. 53 del Codice Appalti).
L'OICE ha anche fatto presente di essere a disposizione per presentare una serie di contributi e proposte di modifiche legislative, per contribuire a risolvere alcuni gravi problemi del settore, come l'eccessiva tendenza degli enti pubblici a svolgere all'interno la progettazione quando dovrebbero concentrare le proprie risorse nelle attività di programmazione e controllo, o come la distorta applicazione delle norme sull'appalto integrato in merito ai requisiti progettuali dell'aggiudicatario.

L'OICE ha inoltre informato il Vice Ministro, che il proprio Ufficio Legislativo sta anche mettendo a punto dei suggerimenti sulle possibili modifiche da apportare al Codice Appalti sulle norme recentemente sospese.

© Riproduzione riservata