In un incontro tenutosi il 12 luglio al Ministero Infrastrutture
l'
ing. Franco Cavallaro della
Giunta Esecutiva OICE e
il Direttore Generale
dott. Massimo Ajello hanno manifestato
al
Vice Ministro on. Angelo Capodicasa la necessità di un
intervento ministeriale, possibilmente una circolare, per eliminare
la situazione di incertezza in cui si trovano le stazioni
appaltanti che intendono procedere ad affidamenti di incarichi
professionali di ingegneria e architettura.
L'OICE ha proposto di formulare alcune
norme applicative per
regolare il
nuovo sistema degli affidamenti in assenza dei
minimi obbligatori. Tali norme riguardano i seguenti aspetti in
particolare:
- come calcolare, da parte della stazione appaltante, il prezzo a
base d'asta;
- come definire i capitolati in modo da specificare meglio le
prestazioni richieste;
- come applicare le norme del Codice Appalti sulle offerte
anomale;
- valutare se attribuire un massimo al peso del prezzo negli
appalti da aggiudicare con il criterio dell'offerta economicamente
più vantaggiosa, al fine di contenere il fenomeno delle offerte
anomale;
- valutare l'opportunità di ricercare ulteriori sistemi di
contenimento del fenomeno delle offerte anomale, ad esempio una più
efficace validazione in grado di evidenziare meglio eventuali
carenze progettuali, o, analogamente, prescrivendo una più
stringente assicurazione del progettista capace di prevenire la
presentazione di offerte progettuali insufficienti, ecc.;
- chiarire l'applicabilità della riduzione del 20% della tariffa
nei servizi resi alle pubbliche amministrazioni;
- definire le modalità di quantificazione delle spese progettuali
e della loro non ribassabilità negli appalti integrati (non
ribassabilità prevista dall'art. 19 della L. 109/94 oggi operante
dopo la sospensione dell'art. 53 del Codice Appalti).
L'OICE ha anche fatto presente di essere a disposizione per
presentare una serie di contributi e proposte di modifiche
legislative, per contribuire a risolvere alcuni gravi problemi del
settore, come l'eccessiva tendenza degli enti pubblici a svolgere
all'interno la progettazione quando dovrebbero concentrare le
proprie risorse nelle attività di programmazione e controllo, o
come la distorta applicazione delle norme sull'appalto integrato in
merito ai requisiti progettuali dell'aggiudicatario.
L'OICE ha inoltre informato il Vice Ministro, che il proprio
Ufficio Legislativo sta anche mettendo a punto dei suggerimenti
sulle possibili modifiche da apportare al Codice Appalti sulle
norme recentemente sospese.
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