Sul tema delle Gradi Opere nessun accordo nel Governo e si assiste
a segnali allarmanti sul futuro delle stesse.
Lo scontro è aperto non soltanto con la Casa delle Libertà ma anche
tra i partiti dell’Unione e sulle grandi opere in atto regna
un’enorme confusione anche in considerazione del sintomatico
silenzio dell’Ulivo.
Un silenzio forse causato dal fatto che i due maggiori partiti
della coalizione (Ds e Margherita) non hanno propri uomini ai tre
Ministeri delle Infrastrutture, dei Trasporti e dell’Ambiente e
sembra quasi che gli stessi non considerino una priorità il futuro
delle infrastrutture.
Vale la pena ricordare che l’elenco delle grandi opere è costituito
da:
- 1) Tav Torino-Lione;
- 2) Alta velocità Torino-Milano-Napoli;
- 3) Alta velocità Milano-Verona;
- 4) Terzo valico Milano-Genova;
- 5) Mose;
- 6) Pedemontana Lombarda;
- 7) Sistema ferroviario Gottardo;
- 8) Autostrada Cecina-Civitavecchia;
- 9) Ferrovia Orte-Falconara;
- 10) Autostrada Salerno-Reggio Calavria e rete siciliana;
- 11) Strada statale Ionica;
- 12) Ponte sullo stretto di Messina;
- 13) Centrale di Civitavecchia;
- 14) Rigassificatore di Brindisi;
E l’incertezza in atto regna su tutte le opere anche se sul Ponte
sullo stretto di Messina è stata raggiunta un’iniziale
unanimità.
Un no unanime ma frastagliato; il Ministro dei Trasporti Alessandro
Bianchi chiede la cancellazione della concessione alla società
Stretto di Messina mentre il Ministro delle Infrastrutture Antonio
Di Pietro certa una strategia di uscita graduale che consenta di
ridurre al minimo le penali da pagare e Impregilo.
Forse l’unica certezza, in atto si ha sul Mose di Venezia, il
sistema delle dighe mobili che dovrà proteggere Venezia dal
fenomeno dell’acqua alta e proprio in riferimento a questa grande
infrastruttura segnaliamo che la stessa sbarca sul web e la
documentazione sul progetto e sugli interventi alternativi alle
bocche di porto è visibile all’indirizzo
http://www.comune.venezia.it al link “Documentazione sil progetto
Mose e sugli interventi alternativi alle bocche di porto”.
Di fatto su internet è visibile la documentazione inviata dal
Comune di Venezia alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e
raccolta in 62 file in formato word o pdf per un peso di 160
megabytes, corrispondenti ad un volume cartaceo di oltre duemila
pagine.
Ma ritornando alle Grandi Opere nel loro complesso appuntamento
agli inizi di settembre ricordando che i Governatori delle Regioni
sono incalzati dal Ministro Antonio Di Pietro che vuole ridefinire
con gli stessi le priorità del piano stesso lasciato dal precedente
Governo Berlusconi; ma sarà dura perché se, come già detto si
escludono il Ponte sullo Stretto di Messina ed il Mose di Venezia,
nella maggioranza non c’è identità di intenti sulle altre
opere.
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