Il Senatore
Luigi Grillo, Presidente della Commissione
Lavori Pubblici del Senato, ha recentemente presentato alcuni
emendamenti all'articolo 11 del
Disegno di Legge n. 2243
recante "Disposizioni in materia di innovazione e di
semplificazione dei rapporti della pubblica amministrazione con
cittadini e imprese".
Il disegno di legge in argomento, già approvato alla Camera dei
Deputati, conteneva all'articolo 11 alcuni piccole modifiche al
Codice dei contratti ed in particolare semplici modifiche al comma
1 dell'articolo 140 con la sostituzione di alcune parole.
Con gli emendamenti del senatore Grillo, invece, sarebbero
introdotte modifiche sostanziali a parecchi articoli del Codice
stesso ed in particolare
verrebbero modificati ed integrati gli
articoli 3, 38, 122, 123, 133, 140, 153, 165, 166, 168, 170 e
253.
In particolare:
- con le modifiche all'articolo 38 l'obbligo di dichiarare
tutte le condanne penali (ex art. 38 comma 1 lett. c) non
sussisterebbe più per le fattispecie depenalizzate, quando il reato
è stato dichiarato estinto dopo la condanna o in caso di sua
revoca;
- con le modifiche all'articolo 122 viene consentita, per
i lavori inferiori a 1 mln di euro, la procedura negoziata senza
pubblicazione di bando (ex trattativa privata), con invito di
almeno 5 soggetti;
- con le modifiche introdotte all'articolo 123 la
procedura ristretta semplificata sarà consentita fino ad 1,5
milioni di euro;
- con le modifiche introdotte all'articolo 133 viene
consentito di far luogo a compensazioni, in aumento o in difetto,
solo quando il prezzo dei materiali subisce variazioni eccedenti il
13% (prima era il 10%);
- con le modifiche introdotte all'articolo 140 in caso di
fallimento o di risoluzione del contratto di una società, la
stazione appaltante interpella progressivamente i soggetti che
hanno partecipato, anche se non previsto nel bando di gara;
- con le modifiche introdotte all'articolo 153 relativo
alla Finanza di progetto viene riformulata la disciplina del
promotore affidando all'iniziativa delle imprese l'avvio della
procedura;
- con le modifiche introdotte all'articolo 165, nel caso
delle infrastrutture strategiche, il bando di gara deve essere
pubblicato entro novanta giorni dalla pubblicazione in G.U. della
delibera CIPE di approvazione del progetto preliminare, ove questo
sia posto a base di gara e, in caso di inadempimento, può essere
disposta la revoca del finanziamento;
- con le modifiche introdotte a gli articoli 167, 168 e
170, in tema di progettazione nelle infrastrutture strategiche,
è disposta una riduzione dei termini da novanta a sessanta
giorni;
- con le modifiche introdotte all'articolo 253 viene
estesa fino al 31 dicembre 2013 la possibilità per le imprese di
essere valutate sulla base del fatturato, manodopera e attrezzature
relativi ai migliori cinque anni dell'ultimo decennio e viene
estesa, sempre sino al 31 dicembre 2013 la possibilità di inserire
l'esclusione automatica nei bandi di gara, per i lavori fino ad un
milione di euro e per i servizi e le forniture fino a 100.000
euro.
Ovviamente non sappiamo se gli emendamenti saranno approvati come
non sappiamo se il disegno di legge diventerà legge ma cogliamo
l'occasione per criticare un metodo legislativo che non trova
riscontro in nessun altro paese. Viene utilizzato un disegno di
legge che potrebbe toccare marginalmente i lavori pubblici per
inserire notevoli modifiche nell'ambito della legislazione speciale
sui lavori pubblici continuando a creare, ove ce ne fosse bisogno,
nell'ambito dei lavori pubblici un sistema normativo a più gradi di
iperstaticità.
In allegato gli articoli del Codice dei contratti integrati con gli
emendamenti del Senatore Grillo messi a confronto con gli attuali
corrispondenti articoli del Codice dei contratti.
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