Dopo una dura e lunga consultazione elettorale, i geologi d'Italia
hanno eletto come Presidente
Gianvito Graziano che aveva
ricoperto, per parecchi anni la carica di Presidente del Consiglio
dei geologi della Sicilia e che sostituisce ai vertici
Pietro
Antonio De Paola. Gianvito Graziano è stato eletto al vertice
dei geologi italiani, dopo una consultazione elettorale che ha
avuto inizio il 4 novembre scorso e si insedia con grandi speranze:
"Il mio augurio e quello dell'intero nuovo Consiglio
Nazionale -
ha commentato il Presidente Graziano in una
intervista alla redazione del portale LavoriPubblici.it -
è
quello di saper assolvere alle aspettative, e sono tante, che
provengono dalla base, passando in primo luogo attraverso una
definitiva affermazione culturale e sociale della figura
professionale del geologo, che deve saper mettere a disposizione
della società civile i propri saperi".
Il Presidente Graziano si è fermato a rispondere ad alcune nostre
domande, che riportiamo di seguito.
D. Soprattutto negli ultimi tempi, la figura del geologo ha
assunto un'importanza strategica. Come ritiene possa intervenire il
Consiglio Nazionale in riferimento alla formazione del
geologo?
R.
"Negli ultimi tempi il geologo ha saputo porsi
all'attenzione come sentinella del territorio, in grado di svolgere
un'attività di presidio a favore delle istanze di sicurezza.
Occorre che le istituzioni sappiano sfruttare questa esclusiva
capacità di lettura delle dinamiche territoriali, così da iniziare
a costituire un modello di sviluppo nuovo, che prenda spunto
finalmente dalla previsione e dalla prevenzione dei fenomeni
naturali. Da parte nostra, dopo aver intrapreso un percorso
sperimentale di aggiornamento professionale continuo obbligatorio,
non possiamo che rafforzare l'impegno per porre a servizio della
società un professionista sempre più moderno ed al passo con le
geotecnologie".
D. Dopo l'ultima crisi di Governo, sembrerebbe che la tanto
discussa e attesa riforma delle professioni verrà nuovamente messa
da parte. Qual è la posizione del CNG in riferimento agli ultimi
ddl CUP-PAT e Siliquini? Ed in generale qual è la posizione del CNG
in merito alla riforma delle professioni?
R.
"La riforma delle professioni è da noi largamente auspicata.
Non vi è dubbio che l'attuale azione degli Ordini fa riferimento ad
un sistema di rappresentanza di categoria ormai per certi versi
superato. Gli Ordini, a mio parere, devono porsi nuovi obiettivi,
che proprio attraverso l'aggiornamento professionale, vadano nella
direzione della certificazione di qualità delle prestazioni. Vedo
con favore il ruolo di ente certificatore, così come vedo il
geologo accreditato a sua volta a certificare quelle indagini e
prove sui terreni che le recenti Circolari del Ministro II.TT.
tornano ad affidare prevalentemente a società di capitali.
Purtroppo anche questa suddivisione in CUP e PAT la dice lunga sui
contorni della questione e non gioca certo a favore dei
professionisti".
D. Il Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ha
recentemente palesato la totale contrarierà in merito alla
reintroduzione dei minimi tariffari. Qual è la sua posizione sua al
riguardo?
R.
"Non so se esistano ancora margini per un ritorno alla
tariffa minima, almeno per le prestazioni rese in ambito pubblico,
ma, proprio in questo momento, il quadro di quello che succede
quotidianamente per l'accaparramento di commesse pubbliche e
private è desolante, con ribassi talmente elevati da legittimare
chi ha voluto che vigessero solo e soltanto regole di mercato. A
questo si aggiunga che molto spesso gli importi posti a base di
gara nelle progettazioni non sono neanche gli onorari minimi di
legge. Cercherò di incontrare personalmente il Presidente di
Confindustria per cercare di spiegarle la nostra posizione al
riguardo".
D. La legislazione sugli appalti è stata recentemente completata
con la pubblicazione del nuovo Regolamento, DPR n. 207/2010, che
andrà a sostituire il vecchio DPR 554/1999. Qual è la posizione del
CNG? Ritiene che il nuovo Regolamento aiuterà la ripresa dei lavori
pubblici o, di contro, creerà nuovi problemi al settore?
R.
"Credo che i problemi nel settore dei lavori pubblici non
siano esclusivamente legati all'impalcato normativo esistente e
dunque dubito che il nuovo Regolamento possa aiutare in maniera
sostanziale la ripresa. Al momento il nuovo Regolamento è allo
studio del Consiglio Nazionale Geologi e dei suoi legali".
D. Al fine di limitare i ribassi, l'articolo 266, comma 1,
lettera c1) del nuovo Regolamento prevede che nelle gare di
progettazione di importo pari o superiore a 100.000 euro il ribasso
percentuale deve essere unico in misura comunque non superiore alla
percentuale che deve essere fissata nel bando in relazione alla
tipologia dell'intervento. Qual è la sua posizione e quella del
CNG?
R.
"Trovo positivo il fatto che sia stato escluso il ricorso al
massimo ribasso, cui si affidavano la maggior parte delle stazioni
appaltanti. Devo rilevare tuttavia che in questo modo tutti i
concorrenti si posizioneranno sullo stesso ribasso limite fissato
nel bando, lasciando alla commissione un margine di discrezionalità
troppo ampio nella valutazione degli altri requisiti. Si sarebbe
potuto introdurre un algoritmo di calcolo o un semplice "taglio
delle ali" per eliminare questo margine di
discrezionalità".
Al Presidente Graziano, caro amico della nostra redazione, i nostri
più sinceri e fervidi auguri per la nuova sfida e per il
raggiungimento di traguardi sempre più prestigiosi.
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