L'Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori,
Servizi e Forniture ha aggiornato la sezione del proprio portale
dedicata alle domande frequenti, inserendo nuovi argomenti
inerenti: acquisizione in economia, decreto o determina a
contrarre, documento unico di regolarità contributiva (DURC) e
verifica congruità dell'offerta.
In riferimento al
documento unico di regolarità
contributiva, l'Authority ne ha ricordato il significato:
certificato che attesta contestualmente la regolarità di un
operatore economico per quanto concerne i versamenti dovuti a INPS,
INAIL, nonché Cassa Edile per i lavori dell'edilizia, verificati
sulla base della rispettiva normativa di riferimento. La regolarità
contributiva oggetto del Documento Unico di Regolarità Contributiva
riguarda tutti i contratti pubblici, siano essi di lavori, di
servizi o di forniture. Di seguito le risposte alle domande più
importanti per il settore.
Chi rilascia il Durc
Il Durc viene rilasciato da:
- INPS;
- INAIL;
- le Casse Edili (nel settore edile);
- gli altri enti che gestiscono forme di assicurazione
obbligatoria (es: ENPALS o IPSEMA), previa convenzione con INPS e
INAIL;
- gli enti bilaterali, in via sperimentale e per un periodo di 24
mesi successivi all'emanazione del Decreto Ministeriale del
14.10.2007, sulla base di apposita convenzione approvata dal
Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, limitatamente, in
questo caso, ai soli datori di lavoro che vi aderiscono.
Chi può richiedere il Durc?
Il Documento unico di regolarità contributiva può essere richiesto
da:
- l'impresa interessata, anche attraverso i consulenti del lavoro
e le associazioni di categoria provviste di delega (c.d.
intermediari);
- le pubbliche amministrazioni appaltanti;
- gli enti privati a rilevanza pubblica appaltanti;
- le SOA.
Come viene acquisito il DURC nelle procedure di affidamento e di
esecuzione dei contratti pubblici?
Le Stazioni appaltanti acquisiscono d'ufficio il DURC, anche
attraverso gli strumenti informatici, dagli istituti o dagli enti
abilitati al rilascio in tutti i casi in cui è richiesto dalla
legge (anche per il pagamento degli stati di avanzamento dei lavori
- SAL).
La regolarità contributiva deve essere accertata anche quando
l'operatore economico è un soggetto pubblico?
La risposta è affermativa. Infatti, in virtù del principio della
tendenziale parificazione dei soggetti privati e pubblici, deve
essere accertata la regolarità contributiva anche degli Enti
pubblici appaltatori. In questi casi, per acquisire d'ufficio il
Durc, la stazione appaltante potrà rivolgersi all'INPDAP.
Qual è il termine massimo per il rilascio del Durc?
Il termine è di 30 giorni. Ai sensi dell'articolo 6, comma 3, del
Decreto Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del
24.10.2007, il decorso dei 30 giorni è sospeso per un termine non
superiore a 15 giorni per consentire la regolarizzazione della
situazione debitoria, quando venga accertata una situazione di
irregolarità ("Preavviso di accertamento negativo").
Quali sono le conseguenze nel caso di mancata pronuncia da parte
degli Istituti previdenziali nel termine di 30 giorni fissato per
il rilascio del Durc?
Nel caso in cui decorra il termine di trenta giorni senza pronuncia
da parte degli Istituti previdenziali si forma, relativamente alla
regolarità nei confronti di questi ultimi, il cosiddetto silenzio
assenso.
Da quale momento decorre la validità del Durc?
La validità del Durc decorre dalla data di rilascio del suddetto
certificato e non già da quella in cui è stata accertata la
regolarità dei versamenti.
Che cosa deve contenere il Durc?
Secondo l'articolo 4 del Decreto Ministero del Lavoro e della
Previdenza Sociale del 24.10.2007 il Durc deve contenere:
- la denominazione o ragione sociale, la sede legale e unità
operativa, il codice fiscale del datore di lavoro;
- l'iscrizione agli Istituti previdenziali e, ove previsto, alle
Casse edili;
- la dichiarazione di regolarità ovvero non regolarità
contributiva con indicazione della motivazione o della specifica
scopertura;
- la data di effettuazione della verifica di regolarità
contributiva;
- la data di rilascio del documento;
- il nominativo del responsabile del procedimento.
Quali sono i requisiti necessari perché sia attestata la
regolarità contributiva?
La regolarità contributiva è attestata qualora ricorrano le
seguenti condizioni:
- correttezza degli adempimenti mensili o, comunque,
periodici;
- corrispondenza tra versamenti effettuati e versamenti accertati
dagli Istituti previdenziali come dovuti;
- inesistenza di inadempienze in atto;
- richiesta di rateizzazione per la quale l'Istituto competente
abbia espresso parere favorevole;
- sospensioni dei pagamenti a seguito di disposizioni
legislative;
- istanza di compensazione per la quale sia stato documentato il
credito.
La regolarità contributiva nei confronti della Cassa edile sussiste
in caso di:
- versamento dei contributi e degli accantonamenti dovuti,
compresi quelli relativi all'ultimo mese per il quale e' scaduto
l'obbligo di versamento all'atto della richiesta di
certificazione;
- dichiarazione nella denuncia alla Cassa edile, per ciascun
operaio, di un numero di ore lavorate e non lavorate non inferiore
a quello contrattuale, specificando le causali di assenza;
- richiesta di rateizzazione per la quale la Cassa competente
abbia espresso parere favorevole.
Qual è la validità temporale del Durc nell'ambito delle
procedure di affidamento e di esecuzione di contratti pubblici di
lavori, servizi e forniture?
Nel settore degli appalti pubblici, il Durc ha validità
trimestrale.
Quali sono gli obblighi delle imprese estere che operano sul
territorio nazionale relativamente al Durc?
Le imprese extra-comunitarie che operano il distacco di lavoratori
dipendenti nel territorio nazionale hanno l'obbligo di iscrizione
alle Casse Edili e sono conseguentemente tenute al possesso del
Durc, mentre per le imprese comunitarie l'obbligo sussiste solo se
le stesse non abbiano già posto in essere, presso un organismo
pubblico o di fonte contrattuale, quegli adempimenti finalizzati a
garantire gli stessi standard di tutela derivanti dagli
accantonamenti imposti dalla disciplina contrattuale vigente nel
nostro Paese.
Se ad un operatore economico vengono affidati, da parte della
medesima stazione appaltante, più contratti di servizio, il Durc ha
validità per tutti i contratti affidati oppure per ciascuno di
essi?
La validità del DURC è circoscritta allo specifico contratto per il
quale si richiede. Ne consegue, pertanto, che la stazione
appaltante debba acquisire un Durc per ciascun servizio
affidato.
La regolarità contributiva può essere verificata per il singolo
cantiere in caso di un'impresa che opera in più subappalti?
La deroga al principio secondo cui il Durc attesta la regolarità
dell'impresa nel suo complesso opera solo in caso di irregolarità
attinenti ad altri cantieri o opere.
In tal caso, l'impresa interessata ad ottenere il rilascio del DURC
per il pagamento di un SAL può essere dichiarata comunque regolare:
- se in regola con riferimento al personale utilizzato nello
specifico cantiere;
- qualora non possa agire per regolarizzare la posizione delle
imprese subappaltatrici con le quali sussiste una responsabilità
solidale.
In tali casi il Ministero ritiene possibile attivare una specifica
procedura di accertamento da parte del personale ispettivo INPS
finalizzata al rilascio di una certificazione di regolarità
contributiva, evidentemente riferita al singolo cantiere, con la
quale l'impresa in questione potrà ottenere il pagamento degli
stati di avanzamento lavori (SAL).
Cosa si intende per violazioni "gravi", definitivamente
accertate, alle norme in materia di contributi previdenziali e
assistenziali che costituiscono causa di esclusione dalla
partecipazione alle procedure di affidamento di cui all'articolo
38, comma 1, lettera i), del decreto legislativo n.
163/2006?
I parametri di valutazione sulla gravità dell'inadempimento sono
stati individuati con il Decreto del Ministero del Lavoro e della
Previdenza Sociale del 24.10.2007.
In particolare, l'articolo 8 del Decreto individua, quali cause non
ostative al rilascio del DURC, due parametri:
- uno scostamento "inferiore o pari al 5% tra le somme dovute e
quelle versate con riferimento a ciascun periodo di paga o di
contribuzione";
- o, comunque, "uno scostamento inferiore ad Euro 100,00", fermo
restando un obbligo di pagamento di tali importi entro 30 giorni
dal rilascio del DURC.
I suddetti parametri devono essere utilizzati dalle stazioni
appaltanti in via cumulativa, secondo anche quanto specificato
dalla Circolare del Ministero del Lavoro n. 5/2008.
In caso di distacco di lavoratori, il Durc deve essere posseduto
dalla sola impresa distaccataria, operante in cantiere in qualità
di appaltatore o subappaltatore, o anche dall'impresa distaccante
estranea al contratto?
In caso di distacco (articolo 30, Decreto Legislativo n. 276/2003),
il lavoratore inviato presso l'impresa distaccataria, appaltatrice
o subappaltatrice, è inserito, nei limiti dell'accordo di distacco,
nell'organizzazione di quest'ultima, ma il suo rapporto di lavoro
prosegue alle dipendenze dell'originario datore di lavoro
(distaccante).
Resta quindi estranea all'appalto, sotto ogni profilo, l'impresa
distaccante e deve conseguentemente escludersi la legittimità di
una richiesta del DURC ad essa relativo formulata tanto nei suoi
confronti, quanto nei confronti del distaccatario appaltatore.
Per l'attività di trasporto/fornitura e consegna di materiali
nel cantiere è necessario il possesso del Durc?
Le attività di trasporto e di mera fornitura e consegna di
materiali a piè d'opera, non accompagnata da messa in opera,
nell'ambito del cantiere edile, non rientrano tra quelle attività
per cui ricorre l'obbligo di certificare la regolarità
contributiva, a prescindere dal settore di inquadramento
(Interpello Ministero del Lavoro n. 58/2009).
Le imprese che eseguono queste lavorazioni, pur presenti in
cantiere, non possono considerarsi affidatarie, né esecutrici, se
non partecipano in maniera diretta all'esecuzione di tali lavori
(Circolare Ministero del Lavoro n. 4/2007).
In caso di associazione temporanea tra imprese il Durc deve
essere acquisito per la sola mandataria o anche per le
mandanti?
In caso di associazione temporanea tra imprese il DURC deve essere
acquisito per ciascuna delle imprese componenti il raggruppamento e
non solo per l'impresa mandataria.
Infatti, sebbene quest'ultima abbia la rappresentanza esclusiva,
anche processuale, nei confronti della stazione appaltante, ai
sensi del comma 16 dell'articolo 37 del Codice dei contratti
pubblici, tale forma aggregativa che discende dal contratto di
mandato, non determina la nascita di un nuovo soggetto distinto
dalle singole associate, ciascuna delle quali "conserva la propria
autonomia ai fini della gestione, degli adempimenti fiscali e degli
oneri sociali" (articolo 37, comma 17, Decreto Legislativo n.
163/2006).
Come deve comportarsi la stazione appaltante che nel corso
dell'esecuzione accerti l'irregolarità contributiva dei soggetti
esecutori del contratto pubblico?
Nel caso in cui dal DURC si rilevi un'inadempienza contributiva
relativa a uno o più soggetti impiegati nell'esecuzione del
contratto, la stazione appaltante trattiene dal certificato di
pagamento l'importo corrispondente all'inadempienza (in caso di
inadempienze del subappaltatore ciò si spiega per il vincolo di
solidarietà cui è soggetto l'appaltatore).
Il pagamento di quanto dovuto per le inadempienze accertate
mediante il DURC è disposto dalla stessa Stazione appaltante
direttamente agli Enti previdenziali e assicurativi.
Cosa si intende per "periodo di validità" e per "periodo di
copertura" del DURC?
Il periodo di validità costituisce l'arco di tempo entro il quale
l'impresa può far valere il DURC. Con Determinazione Avcp n. 1/2010
l'Autorità ha precisato che negli appalti pubblici di lavori,
servizi e forniture, il DURC ha validità trimestrale e decorre
dalla data di rilascio, e non già da quella in cui è stata
accertata la regolarità dei versamenti.
Oltre tale termine, non vi è più alcuna possibilità di considerare
il documento valido (parere di precontenzioso Avcp n. 193/2010). Il
periodo di copertura rappresenta, invece, il periodo per il quale
gli enti previdenziali abbiano accertato la regolarità contributiva
(si veda anche la circolare dell'INAIL n. 5/2008).
Sul punto, il Consiglio di Stato, sez. IV, del 26 febbraio 2009 n.
1141, ha chiarito che il periodo di validità del DURC non coincide
con l'arco temporale che costituisce l'oggetto effettivo della
certificazione.
Infatti, anche se il DURC ha validità trimestrale, attesta una
situazione di regolarità riferibile ad una data antecedente a
quella di presentazione della relativa dichiarazione, con la
conseguente incapacità di coprire la regolarità dei versamenti per
il periodo effettivamente richiesto.
© Riproduzione riservata