A Venezia nella decima edizione della Biennale di Architettura tra
gli altri progetti si pone in mostra la sezione “
Sensi
Contemporanei. Arte e architettura nel Mezzogiorno italiano”
dedicata alla riqualificazione di Bari, Crotone, Pantelleria e
Siracusa.
Sensi Contemporanei è un progetto per la promozione e
diffusione dell’arte contemporanea e per la valorizzazione di
contesti architettonici e urbanistici nelle Regioni del Sud
d’Italia, nato dalla collaborazione tra la Fondazione la Biennale
di Venezia, il Ministero dell’Economia e delle Finanze - DPS, il
Ministero per i Beni e le Attività Culturali – DARC Direzione
generale per l’architettura e l’arte contemporanee, e le Regioni
del Sud d’Italia - Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia,
Calabria e Sicilia e ora anche la Sardegna - allo scopo di
promuovere e diffondere l’arte e l’architettura contemporanee e di
utilizzarle come strumento per lo sviluppo socio-economico delle
aree interessate.
Il progetto
Sensi Contemporanei persegue i seguenti
obiettivi:
- creare fattori di promozione delle ricchezze
economico-culturali dei diversi territori, in particolare
potenziando i flussi turistici nazionali ed internazionali
attraverso la creazione di itinerari turistici;
- offrire spunti ed occasioni per la riqualificazione urbana e
territoriale, da realizzare in collaborazione con le
amministrazioni locali anche attraverso il riutilizzo di aree
dimesse, degradate o sottoutilizzate;
- fornire occasioni di confronto, sperimentazione e ricerca, con
particolare attenzione agli artisti e agli architetti delle nuove
generazioni, invitati a partecipare ad un concorso per la
ridefinizione di luoghi a lungo privati della loro funzione
originaria;
- promuovere un programma di formazione, attraverso
l’organizzazione di corsi, incontri, seminari e conferenze da
tenersi nelle diverse città e centri interessati dal progetto.
Il Sud Italia, quindi, assume un ruolo di primaria importanza
all’interno della Biennale: non a caso, poi, la sezione città-porto
sarà allestita a Palermo dal 15 ottobre 2006 al 14 gennaio
2007.
Una sezione collaterale denominata “
Città di Pietra”, è
curata da Claudio D’Amato Guerrieri, professore ordinario di
Progettazione architettonica nella Facoltà di Architettura del
Politecnico di Bari.
Città di Pietra è dedicata alle città il cui principale
carattere è la pietra. “Una mostra - afferma Claudio D’Amato
Guerrieri - che nasce dalla convinzione che oggi esistono e sono
ancora vitali alcuni ideali architettonici mediterranei, ma che
rischiano di essere spazzati via. È necessaria una forte coscienza
critica per contrastare la minaccia derivante dai processi in atto
di planetaria omologazione culturale”.
Città di Pietra è allestita alle Artiglierie dell’Arsenale,
dove l’ingresso è introdotto da un obelisco alto 15 metri e da una
volta a botte di 6 metri di diametro ed è strutturata con tre
momenti espositivi principali:
L’altra modernità, con
ricostruzioni della stagione d’oro dell’architettura muraria degli
anni Trenta del secolo scorso;
Architetture stereotomiche
che riprende i temi proposti nelle dimensioni reali e
Progetto
Sud che è il vero e proprio cuore della mostra con i risultati
di un concorso internazionale di idee su quattro siti del
Mezzogiorno: Punta Perotti a Bari; il porto di Crotone; le Latomie
dei Cappuccini a Siracusa; il porto turistico di Pantelleria.
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