Piemonte: maggiore chiarezza e trasparenza delle norme in materia di appalti pubblici
In un periodo di restrizioni di bilancio e di difficoltà economiche negli Stati europei la politica degli appalti pubblici deve assicurare l’uso più efficien...
In un periodo di restrizioni di bilancio e di difficoltà economiche
negli Stati europei la politica degli appalti pubblici deve
assicurare l’uso più efficiente del denaro pubblico per sostenere
crescita e occupazione, con particolare attenzione all’ingresso nel
mercato degli appalti delle piccole medie imprese e alla
semplificazione normativa e burocratica: così si è espresso il Vice
Presidente e Assessore alle Opere pubbliche della Regione,
intervenendo, a Torino, al Centro Congressi di corso Stati Uniti
23, all’apertura del seminario dedicato alla trasparenza in materia
di appalti pubblici.
Il convegno, organizzato in collaborazione con il Ministero delle infrastrutture e trasporti e l’Istituto interregionale ITACA, ha visto la partecipazione dei rappresentanti dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici.
Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento sull’esecuzione e attuazione dei contratti pubblici, prevista per il mese di giugno, il Ministero completa il quadro normativo sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture nel rispetto dei principi di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza e buona amministrazione.
Il Codice dei contratti- con il nuovo Regolamento attuativo- creano oggi le condizioni per dare maggiore concorrenza ed efficienza al mercato interno degli appalti, anche attraverso una maggiore flessibilità e libertà d’azione dell’amministrazione aggiudicataria nel rivolgersi al mercato con i nuovi strumenti gestionali e contrattuali.
Si tratta di una vera e propria riforma epocale che investe l’intera spesa pubblica del nostro Paese e che regola un mercato, quello degli approvvigionamenti pubblici, che rappresenta un settore strategico per l’intera economia.
Dal seminario è emerso il ruolo che le Regioni possono e debbono svolgere, sulla base del principio costituzionale della sussidiarietà, per il sostegno e l’affiancamento delle stazioni appaltanti, in particolar modo alle meno strutturate, con strumenti e supporti atti a consentire una corretta gestione delle attività di approvvigionamento pubblico.
E’ in questa direzione che la Regione aderendo, fin dalla sua costituzione, a ITACA ha operato nell’attività di supporto agli enti locali in materia di “regolazione e di prezziario” delle opere pubbliche.
Le stazioni appaltanti piemontesi sono circa 1400, un numero elevato su cui si sta discutendo in vista di una loro concentrazione numerica.
Il convegno, organizzato in collaborazione con il Ministero delle infrastrutture e trasporti e l’Istituto interregionale ITACA, ha visto la partecipazione dei rappresentanti dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici.
Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento sull’esecuzione e attuazione dei contratti pubblici, prevista per il mese di giugno, il Ministero completa il quadro normativo sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture nel rispetto dei principi di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza e buona amministrazione.
Il Codice dei contratti- con il nuovo Regolamento attuativo- creano oggi le condizioni per dare maggiore concorrenza ed efficienza al mercato interno degli appalti, anche attraverso una maggiore flessibilità e libertà d’azione dell’amministrazione aggiudicataria nel rivolgersi al mercato con i nuovi strumenti gestionali e contrattuali.
Si tratta di una vera e propria riforma epocale che investe l’intera spesa pubblica del nostro Paese e che regola un mercato, quello degli approvvigionamenti pubblici, che rappresenta un settore strategico per l’intera economia.
Dal seminario è emerso il ruolo che le Regioni possono e debbono svolgere, sulla base del principio costituzionale della sussidiarietà, per il sostegno e l’affiancamento delle stazioni appaltanti, in particolar modo alle meno strutturate, con strumenti e supporti atti a consentire una corretta gestione delle attività di approvvigionamento pubblico.
E’ in questa direzione che la Regione aderendo, fin dalla sua costituzione, a ITACA ha operato nell’attività di supporto agli enti locali in materia di “regolazione e di prezziario” delle opere pubbliche.
Le stazioni appaltanti piemontesi sono circa 1400, un numero elevato su cui si sta discutendo in vista di una loro concentrazione numerica.
a cura di www.regione.piemonte.it
© Riproduzione riservata
Link Correlati
Sito ufficiale