"L'Expo 2015 deve trasformarsi - attraverso l'utilizzo di
concorsi - in una occasione di valorizzazione e di crescita
della cultura del progetto": è quanto sottolinea la
Conferenza degli Ordini degli Architetti, Pianificatori,
Paesaggisti e Conservatori in conclusione dei lavori che si
sono tenuti a Roma. Per questo motivo gli architetti italiani sono
fortemente critici riguardo alla scelta di Expo 2015 che
"contrariamente agli iniziali programmi, intende adottare in
modo esclusivo e generalizzato la procedura dell'appalto integrato
per la realizzazione delle opere connesse all'evento espositivo.
Tale scelta, se confermata, risulterebbe negare ogni disponibilità
collaborativa da parte dell'operatore pubblico verso il percorso
procedurale individuato a Milano, grazie alla sinergia tra le
rappresentanze professionali e imprenditoriali".
Sull'entrata in vigore, il prossimo 8 giugno, del regolamento
attuativo del Codice dei contratti la Conferenza ha inoltre
sottolineato che "gli architetti italiani sono consapevoli e
pronti a garantire il loro costruttivo contributo relativamente
alla necessità di sviluppare gli indispensabili approfondimenti
tecnici per la redazione di bandi di gara orientati alla
semplificazione e alla trasparenza dei processi amministrativi,
anche in relazione agli obiettivi del Decreto Sviluppo".
Sono anche consapevoli "delle criticità di un codice inefficace
nella valorizzazione di quella qualità progettuale che dovrebbe
essere obiettivo prioritario di ogni intervento pubblico. Il
Codice, in particolare, individua modalità di selezione (fatturati,
curricula ecc.) che non costituiscono di per sé garanzia del
profilo qualitativo dei soggetti selezionati e determinano
un'effettiva limitazione alle opportunità di accesso delle nuove
generazioni nel mondo del lavoro."
La Conferenza degli Ordini ha, infine, ribadito come ogni nuovo
disposto normativo in materia di appalti e opere pubbliche debba
mirare concretamente all'interesse collettivo e favorire la
crescita di professionalità attraverso criteri di selezione
efficaci tra i quali deve essere privilegiato lo strumento del
concorso.
Fonte: CNAPPC
© Riproduzione riservata