Il successo del 7-8 ottobre che ha visto oltre 4.000 persone
ammirare i tesori nascosti di Palermo durante la manifestazione
“Cittàteneo - Le vie dei tesori”, organizzata per festeggiare il
bicentenario dell’Università, verrà ripetuto per altri tre fine
settimana di ottobre e precisamente nei giorni. 14 e 15, 21 e 22,
28 e 29.
L’iniziativa consente la visita gratuita di dodici girelli
architettonici, molti dei quali nascosti, mai aperti al pubblico e
ancora in via di restauro, collegati tra loro da bus gratuiti che
ogni mezz’ora percorrono l’itinerario composto da:
- Il Palazzo Steri – Chiaramente: l'imponente
palazzo-torre fu edificato attorno al 1320 ad opera di Manfredi I
Chiaromonte che volle dimostrare tutta la propria potenza anche
attraverso la costruzione di un grande magnifico palazzo
fortificato , un "Hosterium" la cui prima pietra fu posta nel 1307.
Da un punto di vista stilistico lo Steri è il principale esempio
dell'architettura siciliana del '300 detta appunto
"Chiaromontiana", che risente fortemente delle esperienze islamica
e normanna.
- La Cripta delle Repentite: custodisce i segreti del
convento cinquecentesco di Santa Maria la Grazia, meglio noto come
convento delle Repentite, le ex prostitute convertite alla vita
monastica e mantenute dalle cortigiane in servizio attraverso
un’imposta pagata al Senato palermitano. Dimenticata da secoli, la
cripta è tornata alla luce casualmente nel 2005, durante lavori di
ristrutturazione quando, liberata da quintali di terriccio, ha
rivelato il suo tesoro: un magnifico altare seicentesco, la tomba
della Madre Badessa e le panche dove venivano appoggiati i corpi
delle defunte secondo un'antica tradizione religiosa che, come nel
convento dei Cappuccini, prevedeva il prosciugamento dei cadaveri
prima della sepoltura. L’altare è affiancato da mattonelle
originali che riproducono le figure di San Francesco e
presumibilmente di Santa Chiara, o forse della fondatrice del
convento.
- Il Convento di S. Antonino: realizzato nel 1630 per
ospitare i frati francescani e poi espropriato e sede di una
caserma della sussistenza agli inizi del Novecento. È stata aperta
per la prima volta al pubblico l’ala del convento che ospita il
grande mulino dei primi del Novecento dove fino alla seconda guerra
mondiale si produsse il pane per l’Esercito.
- L’Orto botanico: fondato nel 1789, lo stesso anno della
rivoluzione francese, l'orto botanico di Palermo era uno dei cuori
segreti della città. Oggi riprende il suo posto nella vita
ufficiale cittadina ed è uno dei più importanti giardini d'Europa
con oltre dieci mila specie vegetali, una giungla barocca e
tropicale che nel continente può resistere solo alle latitudini
siciliane.
- Il Carcere dei Penitenziati: a fianco di Palazzo Steri, fu il
carcere segreto dell'Inquisizione. Aperto alle visite in via del
tutto eccezionale è possibile ammirare i graffiti disegnati dai
prigionieri dell’inquisizione con inchiostro di terracotta e
rimasti sepolti dall’intonaco.
- Il Museo della Radiologia: istituito dall’attuale
direttore dell'Istituto di Radiologia, si articola oggi su più
sezioni tra le quali meritano particolare attenzione la raccolta di
apparecchiature di radiologia e di fisica che annovera reperti
anche del XIX secolo, la collezione di radiogrammi risalenti agli
inizi del Novecento, la biblioteca contenente volumi e
pubblicazioni scientifiche di interesse storico per la disciplina,
e l'archivio ricco di documenti di vario genere tra cui
interessanti carteggi dei maestri della radiologia del
passato.
- L’Osservatorio Astronomico: fondato nel 1790 da Giuseppe
Piazzi per concessione di Re Ferdinando di Borbone, contiene alcuni
strumenti, come l’altazimutale di Ramsden, che lo collocano tra i
più importanti osservatori europei. Oggi l'Osservatorio, dopo più
di mezzo secolo di virtuale abbandono, è una istituzione in rapida
crescita, specializzata in vari aspetti dell'Astronomia Spaziale e
dell'Astronomia a raggi X.
- Le collezioni a Ingegneria: dove, oltre ad affascinanti
marmi siciliani, si può ammirare il plastico della Mole
Antonelliana, star dell’ultima Triennale di architettura a
Milano.
- Il Museo Gemmellaro: nato nel 1860, grazie all’opera di
Gaetano Giorgio Gemmellaro, costituisce una delle più prestigiose
istituzioni museali della città di Palermo e uno tra i principali
musei geologici e paleontologici italiani.
- Il Museo di zoologia Doderlein: strumento di ricerca
zoologica e di diffusione della cultura scientifica il cui nucleo
fondante risale prevalentemente al periodo 1862-1894, in cui è
possibile viaggiare nel tempo e nello spazio attraverso i percorsi
tracciati dalle collezioni, l'individuazione delle specie ormai
rare o estinte e scoprendo specie esotiche e percepire l'atmosfera
di interesse scientifico per il mondo animale che caratterizzò in
particolare la seconda metà dell'ottocento come ricerca ed
insegnamento.
- La Cappella di S. Giuseppe dei Falegnami: in cui è
possibile ammirare il decoro parietale in stile tardo seicentesco
realizzato con materiali diversi, parte in marmo e parte in falso
stucco colorato.
- La Chiesa di S.Antonio Abate: esistente già dal XIII
secolo, e sottoposta nei secoli a numerose trasformazioni,
soprattutto nel ’500; nel 1823, un terremoto danneggiò gravemente
l’edificio, che fu restaurato in stile neogotico; a fianco, si
trova il campanile trecentesco che aveva la funzione di torre
civica, convocando le sedute del Senato e del Parlamento
siciliano.
Troppo spesso, soprattutto tra i giovani, si dimentica che anche la
città dove si vive nasconde bellezze e rarità che meritano un
approfondimento diverso e più profondo e che nessun “soggetto” che
popola una città può deturpare l'essenza storica e le bellezze di
questa fantastica terra.
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