I GIOELLI NASCOSTI

13/10/2006

Il successo del 7-8 ottobre che ha visto oltre 4.000 persone ammirare i tesori nascosti di Palermo durante la manifestazione “Cittàteneo - Le vie dei tesori”, organizzata per festeggiare il bicentenario dell’Università, verrà ripetuto per altri tre fine settimana di ottobre e precisamente nei giorni. 14 e 15, 21 e 22, 28 e 29.

L’iniziativa consente la visita gratuita di dodici girelli architettonici, molti dei quali nascosti, mai aperti al pubblico e ancora in via di restauro, collegati tra loro da bus gratuiti che ogni mezz’ora percorrono l’itinerario composto da:
  • Il Palazzo Steri – Chiaramente: l'imponente palazzo-torre fu edificato attorno al 1320 ad opera di Manfredi I Chiaromonte che volle dimostrare tutta la propria potenza anche attraverso la costruzione di un grande magnifico palazzo fortificato , un "Hosterium" la cui prima pietra fu posta nel 1307. Da un punto di vista stilistico lo Steri è il principale esempio dell'architettura siciliana del '300 detta appunto "Chiaromontiana", che risente fortemente delle esperienze islamica e normanna.
  • La Cripta delle Repentite: custodisce i segreti del convento cinquecentesco di Santa Maria la Grazia, meglio noto come convento delle Repentite, le ex prostitute convertite alla vita monastica e mantenute dalle cortigiane in servizio attraverso un’imposta pagata al Senato palermitano. Dimenticata da secoli, la cripta è tornata alla luce casualmente nel 2005, durante lavori di ristrutturazione quando, liberata da quintali di terriccio, ha rivelato il suo tesoro: un magnifico altare seicentesco, la tomba della Madre Badessa e le panche dove venivano appoggiati i corpi delle defunte secondo un'antica tradizione religiosa che, come nel convento dei Cappuccini, prevedeva il prosciugamento dei cadaveri prima della sepoltura. L’altare è affiancato da mattonelle originali che riproducono le figure di San Francesco e presumibilmente di Santa Chiara, o forse della fondatrice del convento.
  • Il Convento di S. Antonino: realizzato nel 1630 per ospitare i frati francescani e poi espropriato e sede di una caserma della sussistenza agli inizi del Novecento. È stata aperta per la prima volta al pubblico l’ala del convento che ospita il grande mulino dei primi del Novecento dove fino alla seconda guerra mondiale si produsse il pane per l’Esercito.
  • L’Orto botanico: fondato nel 1789, lo stesso anno della rivoluzione francese, l'orto botanico di Palermo era uno dei cuori segreti della città. Oggi riprende il suo posto nella vita ufficiale cittadina ed è uno dei più importanti giardini d'Europa con oltre dieci mila specie vegetali, una giungla barocca e tropicale che nel continente può resistere solo alle latitudini siciliane.
  • Il Carcere dei Penitenziati: a fianco di Palazzo Steri, fu il carcere segreto dell'Inquisizione. Aperto alle visite in via del tutto eccezionale è possibile ammirare i graffiti disegnati dai prigionieri dell’inquisizione con inchiostro di terracotta e rimasti sepolti dall’intonaco.
  • Il Museo della Radiologia: istituito dall’attuale direttore dell'Istituto di Radiologia, si articola oggi su più sezioni tra le quali meritano particolare attenzione la raccolta di apparecchiature di radiologia e di fisica che annovera reperti anche del XIX secolo, la collezione di radiogrammi risalenti agli inizi del Novecento, la biblioteca contenente volumi e pubblicazioni scientifiche di interesse storico per la disciplina, e l'archivio ricco di documenti di vario genere tra cui interessanti carteggi dei maestri della radiologia del passato.
  • L’Osservatorio Astronomico: fondato nel 1790 da Giuseppe Piazzi per concessione di Re Ferdinando di Borbone, contiene alcuni strumenti, come l’altazimutale di Ramsden, che lo collocano tra i più importanti osservatori europei. Oggi l'Osservatorio, dopo più di mezzo secolo di virtuale abbandono, è una istituzione in rapida crescita, specializzata in vari aspetti dell'Astronomia Spaziale e dell'Astronomia a raggi X.
  • Le collezioni a Ingegneria: dove, oltre ad affascinanti marmi siciliani, si può ammirare il plastico della Mole Antonelliana, star dell’ultima Triennale di architettura a Milano.
  • Il Museo Gemmellaro: nato nel 1860, grazie all’opera di Gaetano Giorgio Gemmellaro, costituisce una delle più prestigiose istituzioni museali della città di Palermo e uno tra i principali musei geologici e paleontologici italiani.
  • Il Museo di zoologia Doderlein: strumento di ricerca zoologica e di diffusione della cultura scientifica il cui nucleo fondante risale prevalentemente al periodo 1862-1894, in cui è possibile viaggiare nel tempo e nello spazio attraverso i percorsi tracciati dalle collezioni, l'individuazione delle specie ormai rare o estinte e scoprendo specie esotiche e percepire l'atmosfera di interesse scientifico per il mondo animale che caratterizzò in particolare la seconda metà dell'ottocento come ricerca ed insegnamento.
  • La Cappella di S. Giuseppe dei Falegnami: in cui è possibile ammirare il decoro parietale in stile tardo seicentesco realizzato con materiali diversi, parte in marmo e parte in falso stucco colorato.
  • La Chiesa di S.Antonio Abate: esistente già dal XIII secolo, e sottoposta nei secoli a numerose trasformazioni, soprattutto nel ’500; nel 1823, un terremoto danneggiò gravemente l’edificio, che fu restaurato in stile neogotico; a fianco, si trova il campanile trecentesco che aveva la funzione di torre civica, convocando le sedute del Senato e del Parlamento siciliano.
Troppo spesso, soprattutto tra i giovani, si dimentica che anche la città dove si vive nasconde bellezze e rarità che meritano un approfondimento diverso e più profondo e che nessun “soggetto” che popola una città può deturpare l'essenza storica e le bellezze di questa fantastica terra.

A cura di Gianluca Oreto


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