L’Associazione nazionale costruttori edili ha diramato, ieri 26
ottobre, il seguente comunicato stampa.
COMITATO DI PRESIDENZA ANCE:
LE NORME DELLA MANOVRA RISCHIANO DI PARALIZZARE
IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI
Si metteranno a serio rischio la tenuta del settore delle
costruzioni e insieme le prospettive di sviluppo del Paese se non
si procederà a una immediata correzione delle norme della manovra
economica destinate ad avere un impatto pesante e punitivo sul
mercato delle costruzioni.
Il Comitato di Presidenza dell’Ance, riunitosi oggi per valutare le
prospettive del settore alla luce delle disposizioni contenute
nella finanziaria, ha confermato la linea fortemente critica della
categoria sia nei confronti della manovra economica sia rispetto
all’atteggiamento politico del Governo verso l’industria delle
costruzioni che, pure, in questi anni ha dato un importante
contributo a Pil e occupazione.
“Il Governo - ha dichiarato il presidente dell’Ance Paolo Buzzetti
- sembra non tenere in conto il ruolo di sostegno all’economia che
il nostro settore ha svolto e continua a svolgere, e questo rischia
di avere gravi effetti sia sul nostro sistema imprenditoriale che
sulle prospettive competitive del Paese. E’ una situazione
preoccupante, che torneremo a fare presente ai rappresentanti
dell’Esecutivo e sulla quale ci aspettiamo di ottenere il
necessario ascolto.”
Molte misure adottate sul piano fiscale - come, solo per citarne
qualcuna, la norma che fa riferimento al valore “normale” di
mercato dei beni immobili ai fini tributari o quella che obbliga
l’appaltatore a versare l’Iva dovuta dai subappaltatori, o ancora
la norma che prevede l’innalzamento dell’imposta di registro
dall’1% all’11% sui trasferimenti di aree e di fabbricati da
ristrutturare - non solo penalizzano ingiustificatamente le imprese
ma stanno rallentando l’operatività del settore fino a paralizzare
il mercato.
A questo si aggiunge che manca, nella manovra economica del
Governo, qualsiasi indicazione strategica sul ruolo del settore,
sullo sviluppo delle città, sul problema della casa, che
rappresentano oggi i veri problemi aperti del Paese.
Occorre quindi un’immediata inversione di rotta, che l’Ance ha già
chiesto al Governo, e che si aspetta di vedere concretizzata negli
incontri in programma nei giorni a venire.
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