Nella serata del 26 ottobre scorso la Camera dei deputati ha
approvato la conversione in legge del decreto legge fiscale
collegato alla Finanziaria 2007 (Decreto-legge 3 Ottobre 2006, n.
262 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 230 del 3 Ottobre 2006),
confermando l’introduzione della “convenzione unica” per le
concessioni autostradali.
Per rispondere alle osservazioni della Unione Europea, che ha
accusato l’Italia di ostacolare la fusione tra Autostrade e
Abertis, è stato abolito il tetto del 5% sui diritti di voto dei
costruttori che partecipano al capitale delle società
concessionarie di autostrade. L’emendamento ha poi ripristinato il
meccanismo del price cap al posto del profit cap.
Si tratta della prima lettura: il provvedimento deve quindi essere
trasmesso al Senato per l’approvazione definitiva.
Il decreto fiscale prevede inoltre la riassegnazione dei
finanziamenti (1,4 miliardi) destinati al Ponte sullo Stretto.
Il Provvedimento, all’articolo 12 prevede che entro un anno vengano
stipulate delle convenzioni uniche che sostituiscano totalmente
quelle originarie.
Se la concessionaria non vi aderisce, il rapporto concessorio si
estingue e l’Anas assume la gestione, per il tempo necessario
all’effettuazione di una gara per la scelta di un nuovo
soggetto.
Come già precedentemente detto, è stato inoltre eliminato anche un
altro paletto e cioè il tetto del 5% per l’esercizio dei diritti di
voto per la nomina degli amministratori da parte di operatori del
settore delle costruzioni.
Il decreto legge dispone però che l’Anas approvi gli schemi di
bandi di gara e vieti la partecipazione a società, collegate ai
concessionari, che abbiano realizzato la progettazione dell’opera.
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