A partire dai dati di gennaio 2011, la base di riferimento
dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera
collettività (NIC) e dell'indice nazionale dei prezzi al consumo
per le famiglie di operai e impiegati (FOI) è il 2010 (la
precedente era il 1995).
Il coefficiente di raccordo dalla base 1995 alla base 2010
dell'indice generale dei prezzi al consumo per le Famiglie di
Operai e Impiegati (senza tabacchi) è pari a 1,373.
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento
dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Dicembre 2011;
l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Dicembre
2011 con la nuova base 2010 sul valore di 104,00 con una
sensibile variazione rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata del + 0,3 % e quella annua del
+ 3,2 %. Ai fini della determinazione del trattamento di
fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Dicembre
2011 ed il 14 Gennaio 2012, occorre rivalutare la quota accantonata
al 31 Dicembre 2010 del 3,880058 %.
Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto
al 75%, si è attestato al 2,400 % e l'indice biennale al
3,825%.
L'Istat spiega che, nel mese di dicembre 2011, per quanto
concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività,
gli incrementi congiunturali più significativi si sono
verificati nei capitoli Trasporti (+ 1,7%), Ricreazione, spettacoli
e cultura (+ 0,3 %), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili
e Altri beni e servizi (+ 0,2% per entrambi).
Variazioni nulle non si sono verificate nei capitoli
Prodotti alimentari e bevande analcoliche e Bevande alcoliche e
tabacchi.
Variazioni congiunturali negative si sono verificate nel
capitolo Servizi ricettivi e di ristorazione (- 0,3%), Servizi
sanitari e spese per la salute e Comunicazioni (- 0, 2 per
entrambi).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrate
nei capitoli Trasporti (+ 7,1 %), Abitazione, acqua, elettricità e
combustibili (+ 6,2 %) e Bevande alcoliche e tabacchi (+ 6,0
%).
Quelli più contenuti si sono registrati nei capitoli Servizi
sanitari e spese per la salute (+ 0,3 %), Servizi ricettivi e di
ristorazione (+ 1,7 %) e Istruzione (+ 2,0 %).
Gli incrementi tendenziali negativi si sono registrati
soltanto nel capitolo Comunicazioni (- 2,0 %). br />
Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti
tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle
città di Potenza (+ 5,3 %), Venezia (+ 4,0 %), Roma (+ 3,8 %); Bari
(+ 3,7 %), Trieste (+ 3,6 %); le variazioni più moderate hanno
riguardato le città di Campobasso e Cagliari (+ 2,6 % per
entrambe), Bologna, Firenze, Perugina e Palermo (+ 2,8 % per tutte
e quattro).
I prossimi indici saranno pubblicati il 23 febbraio
2012.
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