Si è conclusa ieri la giornata delle professioni, ribattezzata
"Professionale Day", in cui i professionisti italiani hanno voluto
portare avanti con orgoglio il fine della propria attività nei
confronti della Società, il cui impegno è stato contrastato sia da
azioni governative (liberalizzazioni, eliminazione tariffari,
Società tra Professionisti) che dall'intervento di corporazioni che
dall'eliminazione delle libere professioni così come le conosciamo
potrebbero ricavarne molti vantaggi.
Per la prima volta i professionisti o almeno i loro rappresentanti
hanno voluto riunirsi non per protestare contro le azioni da
Governo, ma per far sentire la propria voce fornendo delle risposte
e delle proposte concrete che hanno portato alla formulazione del
documento
"Semplificazione, Sussidiarietà, Sviluppo,
Innovazione, Sicurezza, Energia, Ambiente - Le proposte delle
professioni dell'area tecnica per l'Italia".
La giornata si è aperta con l'intervento di
Marina
Calderone, Presidente del CUP, che ha voluto evidenziare
l'aspetto principale della giornate, ovvero far capire all'Italia
che lavora che quella delle libere professioni non è una casta.
"Questa giornata è una vittoria nel momento in cui siamo
riusciti a riunire in una piazza virtuale i professionisti. Si può
parlare di riforme, di futuro partendo da un presupposto: siamo
lavoratori intellettuali impegnati a svolgere al meglio il nostro
paese".
All'intervento della Calderone è seguito quello del neo Presidente
del Consiglio Nazionale degli Ingegneri,
Armando Zambrano
che ha voluto puntare il dito contro la
"schizofrenia
legislativa" che, almeno per quanto riguardano le professioni
tecniche, ha causato notevoli problematiche per quanto concerne la
formazione e l'aggiornamento professionale. Zambrano ha concluso il
suo intervento parlando di qualità, che è il tema principale cui si
è ricollegato il Ministro della Giustizia,
Paola
Severino.
"Il professionista deve diventare uno dei motori
propulsori dell'economia. Per far questo i professionisti devono
essere preparati e colti. La riforma delle professioni è pronta per
essere varata. Nei tavoli di confronto costruiremo la spina dei
nuovi ordinamenti che devono guardare all'Europa e al futuro. Gli
ordini devono essere capaci di fare formazione. Con decreto
ministeriale al più presto saranno definiti i parametri". Il
Ministro Severino ha terminato il suo intervento parlando delle
Società tra Professionisti, ammettendo l'importanza di aver fissato
dei paletti per il socio di capitale affinché si possa garantire
l'indipendenza dell'attività del professionista.
Per ciò che attiene alle professioni tecniche, segnaliamo (in
ordine cronologico) gli interventi di
Andrea Sisti,
Presidente del Consiglio Nazionale dei dottori Agronomi, e
Roberto Orlandi, Presidente del Collegio Nazionale degli
Agrotecnici, i quali hanno posto l'accento sul ruolo
dell'agricoltura, che è un presidio essenziale per la conservazione
del territorio, proponendo che le istruttorie e i controlli per i
fondi pubblici vengano affidati ai professionisti.
Da segnalare, infine, l'apporto del Presidente del Consiglio
Nazionale degli Architetti,
Leopoldo Freyrie, il quale ha
parlato di rigenerazione urbana ed in particolare di
riqualificazione energetica degli edifici esistenti che, oltre a
portare lavoro nel settore dell'edilizia, porterebbe alla riduzione
di emissioni inquinanti ed a risparmiare energia equivalente alla
produzione di 8 centrali nucleari.
Il documento
"Semplificazione, Sussidiarietà, Sviluppo,
Innovazione, Sicurezza, Energia, Ambiente - Le proposte delle
professioni dell'area tecnica per l'Italia" è stato redatto a
cura dei Consigli Nazionali degli: Agrotecnici, Architetti PPC,
Biologi, Chimici, Dottori agronomi e forestali, Geometri, Geologi,
Ingegneri, Periti agrari, Periti industriali, Tecnologi alimentari.
Di seguito le principali criticità evidenziate all'interno:
- Recuperare e valorizzare dei beni immobili confiscati alla
criminalità
- Sbloccare gli investimenti programmati dalle Concessionarie
autostradali
- Sbloccare gli investimenti nelle infrastrutture
aeroportuali
- Escludere dal "patto di stabilità" le spese di investimento
degli enti locali
- Accrescere l'efficacia e l'efficienza del sistema delle opere
pubbliche
- Rilanciare le infrastrutture e i servizi portuali
- Mitigare e ridurre i rischi naturali
- Delocalizzare e mettere in sicurezza le abitazioni residenziali
dalle zone a forte rischio idrogeologico
- Promuovere il riutilizzo del territorio
- Rigenerare le città
- Presidiare e promuovere i monumenti, il paesaggio e la
legalità
- Rottamare gli impianti elettrici delle unità abitative
- Introdurre il Fascicolo del fabbricato
- Accrescere la sicurezza delle reti e dei servizi dell'ICT a
partire dalla Pubblica amministrazione
- Semplificare le norme e de-materializzare le procedure
- Devoluzione, sussidiarietà e integrazione per migliorare e
rendere efficiente l'azione della pubblica amministrazione
- Fare dell'agricoltura il motore dello sviluppo e della qualità
della vita europea
- Promuovere la sicurezza alimentare
- Costruire le reti interprofessionali e internazionalizzare
- Promuovere l'innovazione, la ricerca e i talenti
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