Le associazioni APER, ASSOSOLARE, IFI, AES, si sono presentate oggi
unite all'incontro con gli organi tecnici della Conferenza delle
Regioni, il cui parere consultivo risulterà determinante per
licenziare lo schema di Decreto sul V Conto Energia. L'incontro si
è tenuto in mattinata a Roma ed è seguito al primo confronto tra i
rappresentanti ministeriali e organi tecnici della Conferenza delle
Regioni, con l'obiettivo del Governo di presentare ai membri della
Conferenza Unificata i contenuti del Decreto di prossima
emanazione.
APER, ASSOSOLARE, IFI, AES, convergono sulle posizioni in
rappresentanza del settore fotovoltaico, con l'intento di esprimere
la necessità di un intervento da parte delle Regioni per
ristabilire nei contenuti del Decreto sul V Conto Energia, quei
criteri che vanno nella direzione della sostenibilità del settore,
della salvaguardia degli investimenti in corso e della promozione
dell'industria e dell'occupazione del nostro Paese.
Il fotovoltaico rappresenta un comparto che nell'arco di soli 5
anni ha creato oltre 120.000 posti di lavoro (diretti e indotti),
la nascita di oltre 1000 nuove imprese, ha generato un giro
d'affari di oltre 15 Miliardi di euro e un contributo fiscale annuo
pari ad 1 miliardo di euro. A questi valori si sommano i benefici
legati alla produzione energetica da fonte fotovoltaica, che oramai
ha raggiunto il 7% dei consumi nazionali, al consistente risparmio
di Co2 emesse e a virtuose opere di bonifica dei tetti
dall'amianto, a beneficio della salute pubblica e della
salvaguardia ambientale.
Secondo le Associazioni scriventi, il Governo ha il dovere di
ascoltare le proposte di uno dei pochi settori nazionali che in
concomitanza con la crisi globale ed il credit crunch ha generato
valore per l'intero sistema Paese. Prezioso è stato il contributo
dello Studio Legale Orrick nel raccogliere, coordinare e
sintetizzare le posizioni delle suddette associazioni e costruire
una proposta congiunta.
Le Associazioni italiane del fotovoltaico APER, ASSOSOLARE, IFI,
AES, hanno quindi condiviso una lista di 8 punti prioritari e
urgenti per lo sviluppo del settore:
1.-Mantenimento del Tetto di spesa a 7 miliardi di euro : un target
d'incentivazione residua a 500 milioni di euro, come prevista
dall'attuale schema di Decreto, non sarà in grado di far transitare
le imprese del settore verso l'uscita del sistema di supporto
vigente, in vista del raggiungimento della Grid Parity;
2.-Registro: limitare l'introduzione del meccanismo del Registro
agli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 KWp, non
appesantendo ulteriormente la burocrazia per gli operatori e gli
utenti ma, in egual modo, contrastando eventuali fenomeni di tipo
speculativo legati alla realizzazione di impianti di taglia
superiore;
3.-Premialità: ripristinare il premio per l'utilizzo di
componentistica Made in Europe, quello sullo smaltimento
dell'amianto, quello sull'efficienza energetica e l'innovazione,
volti a promuovere in modo virtuoso lo sviluppo della filiera
produttiva nazionale ed europea, la salvaguardia ambientale e gli
investimenti;
4.-Data di entrata in vigore: si chiede un periodo transitorio di
"tre mesi dalla data di raggiungimento dei 6 Miliardi di €, al fine
di lasciare al mercato e agli organizzatori di tutelare gli
investimenti in corso
5.-Retroattività e tutela degli investimenti: non consentire
provvedimenti retroattivi sulle realizzazioni già effettuate,
introducendo una "Norma di Salvaguardia" che garantisca la tariffa
del IV Conto Energia erogata per gennaio 2013, a condizione che
tali impianti entrino in esercizio entro la data di entrata in
vigore del V Conto Energia;
6.-Tariffe: vista la drastica e repentina riduzione delle tariffe
presenti nel V Conto Energia e la trasformazione delle stesse in
omnicomprensive, prevedere una rivalutazione inflattiva sulla quota
parte della tariffa omnicomprensiva, pari alla quota "energia";
7.- Sistema innovativo di sostegno al mercato in grid parity
tramite il meccanismo dello scambio sul posto: il V Conto Energia
prevede che le tariffe incentivanti siano alternative al meccanismo
dello scambio sul posto, si suggerisce quindi di estendere la
disciplina dello scambio sul posto anche per impianti di potenza
superiore a 200 kWp. L'innalzamento del valore di potenza per
l'accesso al meccanismo dello scambio sul posto aprirebbe la strada
alle prime applicazioni del fotovoltaico in grid parity, senza
incidenza di costo alcuno per la collettività.
8.-Bonus fiscale sugli utili reinvestiti in impianti fotovoltaici
con tecnologia italiana: introduzione cioè di un sistema che,
tramite la detassazione dell'utile realizzato dai titolari di
impianti ammessi ai conti energia precedenti, consenta a tali
soggetti di "autofinanziare" la realizzazione di nuovi impianti,
impiegando il risparmio d'imposta di cui essi beneficiano
nell'ambito della realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici,
realizzati con componentistica e tecnologia nazionale.
Comunicato Congiunto APER, ASSOSOLARE, IFI, AES
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