COMUNICATO STAMPA ANCE
INFORTUNI NEI CANTIERI
Il grave problema degli infortuni nei cantieri è stato al centro di
una riunione della Consulta dei presidenti dell'Ance che si è
tenuta questa mattina presso la sede dell'Associazione nazionale
dei costruttori.
Di fronte agli allarmi e alle denunce sulla situazione della
sicurezza nei cantieri edili comparsi in questi giorni su vari
organi di stampa, la Consulta ha voluto da un lato ribadire
l'enorme impegno che da sempre l'Associazione, in piena sintonia
con i sindacati di settore, dedica al problema e dall'altro
ricordare gli importanti progressi che, proprio grazie a questa
azione, sono stati compiuti negli ultimi anni e che hanno portato a
una decisa riduzione degli incidenti in edilizia.
"L'Ance - ha ricordato il presidente Paolo Buzzetti - è stata in
prima linea, insieme al sindacato, nell'impegno per l'approvazione
di una normativa severa in tema di sicurezza e di contrasto al
lavoro nero e soprattutto per l'effettuazione di controlli rigorosi
nei cantieri."
Una forte assunzione di responsabilità da parte dell'Associazione
dei costruttori, riconosciuta peraltro dal ministro del Lavoro
Cesare Damiano, che ha portato al varo di norme che l'Ance ha
proposto e richiesto da sempre e che stanno dando risultati
importanti.
Gli ultimi dati Inail sugli infortuni, ricordati dallo stesso
Damiano, confermano infatti la netta riduzione degli incidenti che,
dopo almeno quattro anni di costante diminuzione, mostrano per i
primi sei mesi del 2006 un ulteriore calo del 9% rispetto allo
stesso periodo dell'anno precedente.
"Nonostante il calo rilevato dall'Inail, il problema degli
incidenti nel nostro settore - ha dichiarato a questo proposito
Buzzetti - ha ancora dimensioni drammatiche e inaccettabili, perché
ogni incidente sul lavoro, ogni vita perduta, è una tragedia che
scuote le coscienze di tutti. D'altra parte è necessario che i
passi avanti vengano riconosciuti, se non altro per confermare la
correttezza dell'impegno del settore delle costruzioni che ha piena
coscienza, e ne sente di conseguenza la responsabilità, di
rappresentare un comparto esposto per sua natura a rischi maggiori
rispetto ad altri settori industriali."
Se oggi l'edilizia occupa il quarto posto nella classifica
nazionale dei comparti a rischio di infortuni e l'Italia è al di
sotto della media dei Paesi europei nel numero di incidenti nei
cantieri edili ciò è dovuto all'avvio di una serie di iniziative
importanti, sia sul piano normativo che su quello organizzativo,
promosse e volute dall'Ance che è l'associazione di categoria che,
anche attraverso il sistema degli enti paritetici bilaterali, (Cpt,
Casse edili e Formedil), investe le maggiori risorse nella
formazione dei propri lavoratori e nella salute e nella sicurezza
del lavoro.
E il primo impegno del settore è stato ed è la lotta al lavoro
nero, che rappresenta un ovvio terreno di coltura di incidenti e di
mancato rispetto delle norme.
Anche su questo fronte i risultati raggiunti sono rilevanti. Nelle
costruzioni infatti, secondo l'Istat, l'incidenza del lavoro
sommerso mostra una costante riduzione a partire dal 2002, fino a
scendere nel 2004 al di sotto della media di tutti settori
economici: nelle costruzioni il peso del lavoro nero è pari al
12,4% contro il 13,4% del totale dell'economia italiana.
L'impegno dell'Ance contro il lavoro irregolare ha infatti portato
al varo nel 2003 dell'Avviso comune per la sicurezza sottoscritto
insieme a ministero del Lavoro e sindacati e oggi vede la propria
concretizzazione nel pacchetto di misure contro il sommerso varato
dal ministero del Lavoro.
Grazie all'Ance è stato varato il Durc, Documento unico di
regolarità contributiva, che ha proprio l'obiettivo di contrastare
il lavoro irregolare, portando trasparenza nella situazione
contributiva dell'impresa nei confronti di Inps, Inail e Casse
edili.
Norme importanti, dovute all'impegno della categoria, sono quelle
sulla comunicazione dell'assunzione del lavoratore il giorno
antecedente l'effettivo avvio del lavoro in cantiere, che ha
l'obiettivo di contrastare il cosiddetto "infortunio del giorno
prima", e del tesserino di riconoscimento dei lavoratori impegnati
nei cantieri.
Oltre a ciò l'Ance intende testimoniare il suo autonomo e
responsabile impegno per ulteriori progressi per la sicurezza sul
lavoro nei cantieri attraverso lo sviluppo di una cultura della
sicurezza, la cui assenza è la causa principale degli
infortuni.
L'istituzione della "Agenzia nazionale per la cultura della
sicurezza in edilizia" - in cui sono presenti anche enti e
amministrazioni pubbliche - ne è la prova tangibile.
Ma oltre ad essa l'Ance, nel corso della riunione della Consulta
dei presidenti, ha anche annunciato il varo di una nuova iniziativa
di sensibilizzazione di imprese e lavoratori, sia italiani che
immigrati, sul problema della sicurezza nei cantieri: il "Mese
della Sicurezza nei cantieri".
L'iniziativa, che sarà lanciata in tempi brevi, vedrà la messa in
campo di azioni e progetti su tutto il territorio nazionale, con
l'obiettivo da un lato di fare il punto sulla situazione e
dall'altro di verificare, anche coinvolgendo le associazioni
territoriali dell'Ance e gli enti paritetici di settore, il
rigoroso rispetto della normativa sulla sicurezza e sul lavoro.
Fonte: ANCE
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