IL DDL NON APPRODA AL CONSIGLIO DEI MINISTRI DI IERI

24/11/2006

Il disegno di legge delega, predisposto dal Ministro della Giustizia Clemente Mastella, non è approdato al Consiglio dei Ministri di ieri giovedì 23 ed anzi sembra che la bozza continui a cambiare in quanto, oltre le modifiche introdotte per mettere a tacere le lamentele giunte dal Ministero dell’Università e della Ricerca consistenti in un’ampia modifica dell’articolo 5 concernente il coordinamento con la normativa universitaria, dovrebbe accogliere una richiesta del Comitato unitario delle professioni (CUP) relativa al fatto che gli ordini sono enti pubblici non economici.

Ma è di ieri un’altra sorpresa e precisamente quella relativa alla precisazione che il Ministro Mastella ha fatto partecipando ad un convegno per rispondere ad un’accusa di Gianfranco Fini in merito al fatto che il guardiasigilli non aveva fatto alcuna concertazione.
Mastella, a sorpresa, ritornando su quanto aveva detto alcuni giorni or sono ha annunciato che la fase della concertazione non è finita e che gli ordini professionali possono stare tranquilliin quanto il disegno di legge di riforma rappresenta una rivoluzione soft e ha continuato osservando che da parte degli ordini ci deve essere lo sforzo di adeguarsi al cambiamento, uscendo dall’ottica del particolare e rassicurati dal fatto che da parte sua non c’è la volontà di operare un’offensiva contro gli ordini come in altri campi potrebbe accadere.

Ma gli ordini non sono tranquilli ed, anche se contenti dell’emendamento accolto dal Ministro sono sempre fortemente preoccupati per la mancata valutazione delle proposte formulate la settimana scorsa, principalmente sulla mancato accoglimento delle richieste:
  • di distinguere chiaramente le professioni dall’impresa;
  • di mantenere gli albi esistenti;
  • di marcare le differenze tra Ordini ed Associazioni;
  • di reinserire le tariffe minime per le sole attività riservate.
Mentre il disegno di legge delega predisposto da Mestella continua il suo iter che dovrebbe portarlo, successivamente all’approvazione del Consiglio dei Ministri, alle Camere per la definitiva approvazione, inizierà la prossima settimana presso le Commissioni Giustizia e Attività produttive della Camera, l’esame di alcuni disegni di legge di riforma delle professioni e precisamente delle quattro le proposte dei deputati Siliquini, Mantini, Vietti e Taurini; le proposte sono state presentate tra maggio e luglio di quest’anno e puntano a riorganizzare le attività professionali, gli ordini e le associazioni, l’accesso alle professioni e le società tra professionisti.

A cura di Paolo Oreto


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