Condizionatori su edificio storico: serve l’autorizzazione paesaggistica

Il TAR Campania conferma la demolizione per l’installazione non autorizzata di macchine esterne su palazzo vincolato: non è edilizia libera

di Redazione tecnica - 14/10/2025

Quando l’installazione di impianti tecnologici, come i condizionatori, può considerarsi edilizia libera e quando, invece, necessita di autorizzazione paesaggistica? A fare chiarezza sui i limiti di applicabilità dell’art. 27 del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia) e dell’art. 149 del d.Lgs. n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) è il TAR Campania, con la sentenza del 30 settembre 2025, n. 6478, con particolare riferimento agli immobili di pregio situati in aree sottoposte a vincolo.

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La controversia trae origine dall’ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi ex art. 27 del Testo Unico Edilizia emessa da un’amministrazione comunale per la presenza di macchine esterne di condizionamento collocate sulla facciata di un palazzo storico risalente al XIX secolo, ubicato in zona “Città storica” e soggetto a vincolo paesaggistico.

Il ricorrente aveva impugnato il provvedimento deducendo:

  • la mancata partecipazione al procedimento;
  • la carenza di motivazione e istruttoria;
  • la qualificabilità delle opere come edilizia libera ai sensi dell’art. 6, comma 1, lett. a-bis, del d.P.R. 380/2001 e dell’Allegato A al d.P.R. 31/2017;
  • la sproporzione della misura demolitoria rispetto all’entità dell’intervento, ritenuto di modesto impatto paesaggistico.

Il Comune, di contro, aveva sostenuto la piena legittimità del provvedimento, rilevando l’assenza di qualsiasi titolo abilitativo e autorizzazione paesaggistica.

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