Varianti in corso d'opera: richiamo di ANAC sulle carenze progettuali
Perizie di variante senza presupposti, incremento dei costi e dei tempi: il caso analizzato dall’Autorità evidenzia la centralità della fase conoscitiva preliminare
Le conclusioni di ANAC
Sulla base di questi elementi l’Autorità ha invitato la SA ad adottare possibili correttivi, tenuto conto dell’avanzamento dell’appalto e ad assicurare per quelli futuri una migliore conformazione della progettazione, in linea con quanto previsto dalla disciplina dei Codice dei Contratti.
Questo perché in casi complessi, indagini limitate possono dare origine a un progetto fragile. Una campagna di sondaggi ridotta a pochi punti non consente di gestire manufatti complessi e stratificati nella loro storia costruttiva.
Ne deriva che le varianti diventano un surrogato della progettazione: quando il quadro conoscitivo iniziale è carente, la progettazione definitiva/esecutiva viene di fatto completata “in cantiere”, con ricorso a varianti che generano extracosti, contenziosi e dilatazione dei tempi.
Un simile modus operandi, spiega l’Autorità, ha implicazioni anche sulla sicurezza: carenze progettuali e continue modifiche incidono anche sugli aspetti di sicurezza di cantiere, in contrasto con gli obblighi di valutazione dei rischi e pianificazione preventiva previsti dal d.lgs. n. 81/2008.
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