Verande e pertinenze: serve il permesso di costruire?

Il Consiglio di Stato chiarisce i limiti della pertinenza urbanistica e ribadisce l’obbligo del titolo edilizio per le verande che creano nuovo volume.

di Redazione tecnica - 07/10/2025

Una veranda può essere considerata pertinenza urbanistica? Oppure costituisce un nuovo volume che richiede il permesso di costruire? In che misura le dimensioni e la funzione dell’opera incidono sul carico urbanistico? E cosa succede se la realizzazione risale a prima del 1967?

Verande, pertinenze e permesso di costruire: la sentenza del Consiglio di Stato

A queste domande ha risposto il Consiglio di Stato con la sentenza n. 7486 del 24 settembre 2025, che torna su un tema tanto frequente nella pratica edilizia quanto spesso frainteso: la distinzione tra pertinenza e nuova costruzione.

La vicenda riguardava un intervento eseguito su una terrazza di copertura, dove era stato realizzato un locale di circa 21 mq suddiviso in tre vani (veranda adibita a studio, disimpegno e bagno), oltre a due piccoli manufatti accessori: una doccia e un locale caldaia.

I proprietari sostenevano che si trattasse di opere pertinenziali, aggiunte in tempi remoti e prive di incidenza volumetrica. Il TAR aveva dato loro ragione, ritenendo non necessario il permesso di costruire.
Il Comune ha però impugnato la decisione e il Consiglio di Stato, con motivazione articolata, ha ribaltato completamente l’esito del giudizio.

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