Dossier ISPRA: la VAS non decolla in Sicilia, PRG fermi al 1942

08/08/2017

Secondo il XII rapporto “Qualità dell’ambiente urbano - 2016” dell’ISPRA, la situazione sugli strumenti urbanistici in Sicilia è chiara: “il Prg, con la sua proliferazione di molteplici varianti, spesso nemmeno attuato, non è più in grado di controllare l’equilibrio tra la crescita e le risorse, dando luogo a un consumo incondizionato di suolo”.

L’urbanistica 4.0

Per salvare il salvabile, la comunità europea aveva introdotto la Vas (Valutazione Ambientale Strategica), norma che discende dalla direttiva europea VAS 2001/42/CE, recepita in Italia con il D.Lgs del 3 aprile 2006, n. 152 ed entrata in vigore il 31 luglio 2007. Un Piano di ultima generazione che operava nel nome del recupero e della gestione strategica del territorio a lungo termine. Ma non in Sicilia. Le regioni più virtuose, nell’uso dell’urbanistica 4.0, come la Vas, si trovano tutte al Nord. I nuovi strumenti che altrove si chiamano Pgt, Psc, Pat e Puc, in Sicilia si chiamano ancora Prg.

Al Nord

Ad esempio: In Lombardia il Pgt, Piano di governo del territorio dei Comuni capoluogo, è adottato da 12 comuni su 12; In Emilia Romagna il Psc, piano strutturale comunale, è presente su 9 grandi Comuni su 9; In Veneto il Pat, piano di assetto territoriale, è stato adottato da 6 Comuni capoluogo su 7. In Campania il Puc, Piano urbanistico comunale, è presente in 3 Capoluoghi su 5; in Sardegna il Puc è presente in 4 Comuni su 9.

In Sicilia

In Sicilia, lo spazio della Tabella delle regioni che hanno portato a termine la VAS, è ancora vuoto. Ciò vuol dire che dalla ricerca ISPRA, la Sicilia risulta come la regione italiana rimasta ancorata ai piani regolatori della Legge Urbanistica del 1942; malgrado le verifiche di assoggettabilità dell’art.12 del D.lgs. 152/2006, col sito istituzionale fermo al 2015.

Palermo. Variante generale al PRG approvata con D.C.C. n. 7 del 21/01/2004. A Palermo, città marchiata dall’espansione del “sacco”, ma sede di una facoltà prestigiosa di urbanistica, la variante generale al Prg è stata approvata nel 2004. Solo alla fine di settembre è arrivata l’approvazione dello schema di massima del Prg “Palermo 2025”, strumento fondato sulla “rigenerazione” urbana. Un tentativo di andare avanti, rispetto alla REgione, ma pur sempre uno strumento ancorato a vecchi precetti.

Catania. PRG approvato con D.P.R. n. 166-A del 28/06/1969. Variante generale al PRG approvata con D.R. dell’11/11/2015. A Catania, addirittura il Prg è un vero e proprio pezzo da museo risalente al 1969. Che anche se ha visto diverse varianti nel corso degli anni (l’ultima approvata nel novembre del 2015), rimane pur sempre un piano ancorato ai metodi di lavoro del 1942, quindi senza la Vas del .

Agrigento. PRG approvato con D.C.C. n. 1106 del 28/10/2009. Strumento urbanistico risalente al 2009, ma considerato illegittimo dal Cga lo scorso novembre in seguito a tre ricorsi sulla presentazione fuori i limiti di tempo concessi dalla legge.

Siracusa. PRG approvato con Determina Dirigenziale n. 669 del 3/08/2007. A Siracusa bisogna tornare indietro di dieci anni, al 2007, con a giugno l’appello di Legambiente per una profonda revisione, come da prassi regionale siciliana, del Prg.

Trapani. PRG approvato con D.G.R. n. 42 del 12/02/2010. A Trapani, il Piano regolatore che era stato il progetto della recente campagna elettorale, è stato abbandonato sulle scrivanie, per l’annullamento delle elezioni dovuto al mancato raggiungimento del quorum dell’unico candidato alla poltrona di sindaco. Anch’esso has im Prg senza Vas, risale al 2010, ma risulta essere uno dei più recenti strumenti urbanistici trale nove provincie.

Ragusa. PRG approvato con Determina Dirigenziale n. 120 del 24/02/2006. Quello di Ragusa è un Piano regolatore approvato per determina dirigenziale dell’Urbanistica. Alla fine di luglio, però, il Consiglio comunale ha approvato la delibera concernente le direttive generali per la revisione del Piano regolatore della città, atto propedeutico per procedere al suo aggiornamento. Stessa data per il comune di Caltanissetta, cioè il 2005,

Enna. PRG approvato con D.R. n. 49 del 23/03/1979; Revisione del PRG, avvio fase conclusiva della VAS con D.C.C. prot. 11275 dell’8/04/2015; PRG approvato con D.R. n. 49 del 23/03/1979; Revisione del PRG, avvio fase conclusiva della VAS con D.C.C. prot. 11275 dell’8/04/2015. Al comune di Enna c’è un piano originario del 1979 e una revisione che prevedeva anche la Vas (unico comune siciliano) avviata nel 2015. Alla fine di giugno si è ancora alla fase di studio del Piano regolatore.

Caltanissetta: Variante generale al PRG approvata con D.R. n. 570 del 19/07/2005.

Messina: Variante generale al PRG approvata. con D.D.R. n. 686 e 858 del 2/09/2002 e 8/07/2003. A messina ci saranno a breve novità interessanti, ma sempre governate da Prg. Alla fine di luglio, infatti, la Variante di tutela ambientale che si sta portando avanti nella città della Stretto è stata scelta come riferimento nazionale del progetto “Casa Italia”, iniziativa del governo per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio.

Il dato riguardante l’urbanistica italiana, in particolare sulla presenza o meno della VAS tra i 116 capoluoghi di provincia italiani del rapporto ISPRA, si inserisce nel quadro di analisi della presenza o meno dei mezzi strategici innovativi, quali la VAS, strumento nato per influire sul “recupero” della qualità della vita nelle città metropolitane. E, secondo lo studio ISPRA, ciò significa, che in Sicilia: acqua, qualità dell’aria, rifiuti, industria, trasporti, mobilità, inquinamento, cultura e turismo i principi urbanistici, è tutto ancora praticato e insegnato secondo la legge urbanistica del 1942.

A cura di Salvatore Sbacchis



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