Ecobonus e Sismabonus: estenderli alle seconde case e aumentare i tetti di spesa

di Redazione tecnica - 03/06/2020

I nuovi Ecobonus e Sismabonus potenziati al 110% previsti dal D.L. n. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio) hanno catalizzato l'attenzione dell'opinione pubblica e degli addetti ai lavori.

Le due nuove misure, infatti, con qualche piccolo aggiustamento in sede di conversione in legge del Decreto Rilancio, potrebbero rappresentare la chiave di volta sia per la ripresa economica del settore edilizio che (soprattutto) per la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare italiano che, com'è risaputo, non gode di particolare salute.

Ecobonus e Sismabonus 110%: le proposte del Commissario alla Ricostruzione dei territori colpiti dal sisma 2016

In Commissione Bilancio della Camera, dove si sta svolgendo la discussione sulla conversione del Decreto Rilancio, fioccano da più parti proposte di modifica come quella del Commissario alla Ricostruzione dei territori colpiti dal sisma 2016, Giovanni Legnini, che tra i suggerimenti ha consigliato:

  • il rafforzamento di Ecobonus e Sismabonus;
  • nuove assunzioni e stabilizzazione del personale impegnato nei Comuni e negli Uffici Speciali;
  • misure di sostegno allo sviluppo dell’economia del cratere;
  • velocizzazione della ricostruzione privata;
  • semplificazione della ricostruzione pubblica.

Per quanto concerne Ecobonus e Sismabonus, Legnini ha suggerito l'estensione delle nuove misure fiscali alle seconde case ed un aumento dei tetti della spesa detraibile. Modifiche che renderebbero le detrazioni fiscali alternative al contributo pubblico per la riparazione delle abitazioni, accelerando la ricostruzione privata nel Centro Italia.

Ecobonus e Sismabonus 110%: le proposte della Federazione Nazionale Architetti e Ingegneri Liberi Professionisti (FNAILP)

Altra proposta è arrivata dalla Federazione Nazionale Architetti e Ingegneri Liberi Professionisti (FNAILP), associazione molto attiva sui social, che attraverso il suo presidente, Arch. Pasquale Giugliano, in riferimento alla conversione del Decreto Rilancio e alle due nuove detrazioni per l'efficientamento energetico e miglioramento sismico, ha chiesto:

  • l'estensione di Ecobonus e Sismabonus (cessione del credito compresa) anche le seconde case unifamiliari, e/o abbandonate in corso di costruzione;
  • l'inserimento tra le voci di spesa detraibili anche delle prestazioni professionali tecniche che concorrono alla realizzazione dei lavori, da computare mediante tariffe ministeriali (allo stato attuale l'art. 119, comma 15 ha precisato solo che rientrano tra le spese detraibili quelle sostenute per il rilascio delle attestazioni, delle asseverazioni e del visto di conformità);
  • l'obbligo di nomina di un professionista tecnico che oltre a svolgere le operazioni progettuali di verifica della normativa, sovrintenda i lavori affinché rimangano, in ogni eventualità, nel novero della legittimità delle leggi urbanistiche, sismiche, edilizie, termiche, etc.;
  • la possibilità di legittimare le riunioni condominiali in video conferenza, in modo da velocizzare l'approvazione dei lavori da parte dei condomini;
  • l'obbligo che il professionista incaricato alla progettazione, redazione e trasmissione delle pratiche, direzione lavori, coordinamento della sicurezza nonché sottoscrittore delle asseverazioni previste, al fine di evitare il conflitto di interessi tra controllore (professionista) e controllato(impresa), sia un professionista laureato, abilitato ed iscritto ad un ordine, terzo ed estraneo rispetto all’impresa che esegue i lavori.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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