Nuovo Codice Appalti, ritardi accumulati e bandi in flessione

18/11/2016

"Mi sembra difficile che si possa approvare un provvedimento di modifica al codice prima della fine dell'anno". Lo ha affermato il Senatore Stefano Esposito che ha seguito la stesura della legge delega ed ha partecipato alle audizioni delle Commissioni riunite di Camera e Senato propedeutiche alla predisposizione del testo del decreto legislativo di modifica del Nuovo Codice Appalti (D.Lgs n. 50/2016).

In pratica mancano i tempi tecnici in considerazione dell'impegno di Camera e Senato sulla legge di Bilancio e gli impegni per il referendum costituzionale del 4 dicembre. Mentre, dunque, nella migliore delle ipotesi arriveremo alla fine del 2016, a quasi 9 mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti, senza che lo stesso sia entrato compiutamente in vigore a causa della mancata approvazione di una quantità innumerevole di provvedimenti attuativi, si profila lo spettro di quello che si è già verificato quando in meno di due mesi è stato approvato il Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50.

Intanto a 7 mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice, segnaliamo che dei 23 provvedimenti attuativi la cui pubblicazione era prevista dall’articolato, ne sono stati pubblicati soltanto 5 con ritardi accumulati rilevabili nel seguente Piano cartesiano.

Per ognuno dei provvedimenti che alla data odierna avrebbe dovuto essere già in vigore, sono indicati colorati in azzurro i giorni dall’entrata in vigore del codice sino alla data del provvedimento così come stabilita nell’articolato del codice stesso, colorati in verde i giorni a partire dalla data di entrata in vigore del provvedimento e colorati in rosso i giorni a partire dalla data di scadenza nei quali il provvedimento stesso non è entrato in vigore.

Da segnalare le ultime rilevazioni condotte dall'ANCE sulla pubblicazione dei bandi di gara che ha evidenziato nel mese di ottobre 2016 una crescita del 9,4% in numero e del 15% in valore rispetto a ottobre 2015 dovuta ai lavori di importo fino a 150mila euro e ad alcuni bandi di taglio medio-grande, a fronte di cali rilevanti nella altre classi di importo. L'analisi complessiva dell'ANCE ha, però, messo in luce una situazione complessivamente negativa con una contrazione del 2016 rispetto al 2015 pari al 4,4% nel numero di gare e all’11,4% nell’importo.

Difficoltà soprattutto per i Comuni, i cui bandi continuano a diminuire, registrando una ulteriore flessione del 5,1% nel numero e del 29,2% in valore nel mese di ottobre 2016. Contrazione generalizzata a quasi tutte le classi di importo, mentre si registrano aumenti per il taglio fino a 150mila euro (+25,3% in numero e +22,7% in valore), per le fasce 15-25 milioni di euro (1 pubblicazione da 25 milioni di euro contro una gara per 16 milioni di ottobre 2015) e per la classe 50-100 milioni di euro (un bando da 72 milioni di euro pubblicato a ottobre 2015 da Patrimonio città di Settimo Torinese srl relativo alla selezione di un socio privato di Newco s.c.a.r.l., con contestuale attribuzione di specifici compiti operativi, a fronte dell’avviso, pubblicato a ottobre 2016 dal comune di Bolzano, per la selezione di un soggetto promotore del piano di riqualificazione urbanistica nel comparto via A. Adige, Perathoner, stazione e Garibaldi per 99 milioni di euro).

Accedi allo SPECIALE CODICE APPALTI

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



© Riproduzione riservata