Superbonus 110% e detrazioni fiscali: scoperchiato il vaso di pandora

di Gianluca Oreto - 07/12/2020

Dalla pubblicazione delle prime bozze del Decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020 convertito con modificazioni dalla Legge n. 77/2020) come redazione, ma anche a livello personale, abbiamo seguito molto da vicino l'argomento detrazioni fiscali del 110% (c.d. superbonus). Ne abbiamo seguito la nascita, la sua evoluzione, la sua attuazione, le critiche, le proposte e i chiarimenti arrivati da tutti i soggetti interessati, tra i quali, soprattutto, quelli deputati al controllo (Enea e Agenzia delle Entrate in primis).

Superbonus 110% e detrazioni fiscali

Siamo stati i primi a criticare il modus legislativo utilizzato per mettere in piedi le nuove detrazioni fiscali del 110%. Il "Decreto Legge", nato per le emergenze, è ormai utilizzato come nuova modalità legislativa che pur consentendo velocità al Governo che deve intervenire su una determinata materia, necessita di 60 giorni per la conversione in legge da parte del Parlamento che ha il compito di rendere definitive le disposizioni previste in una fase iniziale dall'esecutivo.

Una modalità che va certamente bene, come detto, per le "emergenze" ma che crea dei forti scompensi quando si trattano materie come l'edilizia o i lavori pubblici. Nel caso del Decreto Rilancio, abbiamo dovuto attendere 139 giorni prima che il superbonus 110% vedesse completato il suo quadro normativo. Quattro mesi e mezzo in cui il settore edile è stato pazientemente (o quasi...) in attesa e in cui l'edilizia si è praticamente bloccata.

Superbonus 110% e conformità edilizio-urbanistico

Nel frattempo sono cominciate ad arrivare le prima considerazioni di natura "edilizio-urbanistico" e le domande su cosa sarebbe successo alla detrazione in caso di interventi su unità immobiliari con qualche abuso edilizio.

Considerazioni che in realtà non avevano nulla di nuovo rispetto alla situazione pre-superbonus perché l'art. 49 del DPR n. 380/2001 (c.d. Testo Unico Edilizia) c'è sempre stato e non ha subito alcuna innovazione nel corso degli anni. Chiunque lo conoscesse avrebbe potuto dire che le detrazioni fiscali del 50% godute per il rifacimento di un prospetto condominiale in cui sono presenti degli abusi edilizi, è illegittimo. La detrazione fiscale del 65% per la riqualificazione energetica di un edificio con degli abusi edilizi, è illegittima. Il bonus fiscale previsto per la sostituzione di un impianto termico di un immobile con degli abusi, è illegittimo.

Considerazioni che tecnici, imprese e installatori forse non conoscevano o hanno sempre fatto finta di non conoscere perché nella maggior parte dei casi si parlava di piccoli importi o, comunque, (risposta che mi sono sentito dire spesso) "hai mai sentito di una revoca di una detrazione fiscale perché c'è un abuso?".

Il Superbonus 110%, per la sua particolare condizione di favore che consente di riqualificare energeticamente e strutturalmente un immobile a costo praticamente zero (e mi si passi il termine perché a valle dell'intervento l'immobile ha acquisito così tanto valore che praticamente ci abbiamo pure guadagnato!), ha posto la lente sugli abusi e costretto il legislatore ad intervenire con il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 convertito dalla legge di 13 ottobre 2020, n. 126 che con l'articolo 51, comma 3-quinquies ha introdotto all'art. 119 il nuovo comma 13-ter:

13-ter. Al fine di semplificare la presentazione dei titoli abitativi relativi agli interventi sulle parti comuni che beneficiano degli incentivi disciplinati dal presente articolo, le asseverazioni dei tecnici abilitati in merito allo stato legittimo degli immobili plurifamiliari, di cui all’articolo 9-bis del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e i relativi accertamenti dello sportello unico per l’edilizia sono riferiti esclusivamente alle parti comuni degli edifici interessati dai medesimi interventi.

Superbonus 110% e conformità edilizio-urbanistico: scoperchiato il vaso di pandora

Il nuovo comma 13-ter di fatto risolve il problema della fruizione del superbonus per le parti comuni di un edificio in cui qualche unità immobiliare (o anche tutte) possono presentare degli abusi interni che non riguardano le parti in cui si deve intervenire. Ma ha ormai scoperchiato un vaso di pandora su tutte le detrazioni fiscali che riguardano il mondo dell'edilizia.

Oggi nessun tecnico può dire "non lo sapevo" e tutti i contribuenti devono fare molta attenzione allo stato di salute urbanistico-edilizio ricordando che nel caso vogliano intervenire fruendo di una qualsiasi agevolazione fiscale, la loro abitazione deve essere assolutamente in regola.

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A cura di Ing. Gianluca Oreto



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