Superbonus 110%: le proposte di modifica alla legge sulla certezza dei pagamenti

di Gianluca Oreto - 28/12/2020

Sarà discusso in Assemblea Regionale Siciliana nei prossimi giorni un emendamento al disegno di legge n. 893/A che prevede una proposta di modifica all’articolo 36 della Legge Regionale 22 febbraio 2019, n. 1 recante "Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2019. Legge di stabilità regionale" (Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana 26 febbraio 2019, n. 9 - Parte I).

Superbonus 110% e Certezza dei pagamenti: le proposte di 3 Ordini degli Ingegneri

L’emendamento in questione è stato proposto da tre Ordini provinciali degli Ingegneri (Catania, Ragusa e Trapani) al fine di evitare che la norma sulla certezza dei pagamenti della Regione Siciliana possa avere un impatto negativo per lo svolgimento delle attività professionali che riguardano gli interventi che accedono alle detrazioni fiscali del 110% previste dal Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. Decreto Rilancio). Interventi per le quali è necessario acquisire i titoli abilitativi e/o autorizzativi su cui nella Regione Siciliana deve essere dimostrata la liquidazione dell’onorario professionale.

Necessità incompatibile con la richiesta di molti SUE di allegare alla richiesta del titolo, alla comunicazione o alla segnalazione la dichiarazione del professionista relativa all’avvenuto pagamento.

Per far conciliare il superbonus 110% con la certezza dei pagamenti, i tre Ordini degli Ingegneri delle Province di Catania, Ragusa e Trapani hanno proposto semplicemente la disapplicazione dell’articolo 36 limitatamente agli interventi che riguardano il superbonus e solo per la vigenza dell’art. 119 del Decreto Rilancio.

Superbonus 110% e Certezza dei pagamenti: la proposta della Rete delle Professioni Tecniche

Considerata l’importanza dell’articolo 36 della legge regionale n. 1/2019, conquistato dopo anni di richieste da parte di architetti, ingegneri, geometri e geologi, abbiamo intervistato l’ing. Elvira Restivo, presidente della Consulta degli Ingegneri della Regione Sicilia e presidente della Rete delle Professioni dell’Area Tecnica e Scientifica della Sicilia (RPT Sicilia) formata dai Presidenti delle varie Consulte Regionali di Sicilia e precisamente: dalla Dott.ssa Paola Armato (Dottori Agronomi e Forestali), dal Dott. Giuseppe Collura (Geologi), dall’Arch. Giuseppe Falzea (Architetti), dal Dott. Francesco Parrinello (Geometri).

Chiariamo subito una cosa. Benché alcuni organi di stampa, in riferimento alla disapplicazione dell’art. 36, parlino di una proposta arrivata dai tre Ordini provinciali, dalla Consulta regionale degli ingegneri e dalla Rete delle Professioni Tecniche, in realtà l’emendamento è stato presentato solo dai tre ordini degli ingegneri.

Ciò che, invece, è stato evidenziato dalla Consulta regionale degli ingegneri e dalla RPT è una problematica connessa all’applicazione dell’art. 36 (recepito diversamente dai vari SUE della Regione) con le norme che riguardano il superbonus 110% e le sue alternative (sconto in fattura e cessione del credito).

Per risolvere la problematica, la Rete delle Professioni Tecniche ha proposto di aggiungere il seguente comma 2-bis all’articolo 36 della Legge regionale n. 1/2019:

2bis. In deroga a quanto previsto dal precedente comma, limitatamente ai procedimenti inerenti gli interventi di cui agli art. 119 e 121 D.L. 19 maggio 2020 n. 34 (convertito con modificazioni in L. 17 luglio 2020 n. 77), ove il committente non abbia già corrisposto integralmente il compenso dovuto, l'Amministrazione, ai fini del rilascio dei titoli abilitativi o autorizzativi, acquisisce una dichiarazione scritta del committente, controfirmata per ricevuta dal professionista, con la quale il primo riconosce di essere debitore nei confronti del secondo del compenso previsto dalla lettera di conferimento dell'incarico di cui al comma 1 o, laddove siano stati corrisposti acconti, del saldo ancora dovuto. In questa seconda ipotesi l'Amministrazione acquisisce altresì una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del professionista attestante il pagamento degli acconti.

Superbonus 110% e Certezza dei pagamenti: il commento dell’ing. Elvira Restivo

In primo luogo credo che sia opportuno un chiarimento – afferma il Presidente della Consulta regionale degli Ingegneri - la proposta di modifica dell'art. 36 l.r. 1/2019 nasce dall'esigenza di risolvere i problemi posti dal suo coordinamento con la recente normativa in materia di incentivi per l'edilizia (art. 121 d.l. 34/2020), problemi già emersi nella prassi e segnalati da diversi colleghi”.

In riferimento alle problematiche generate dalla convivenza delle due norme, il Presidente degli Ingegneri Siciliani ha affermato “Semplificando una questione tecnica assai complessa: la cessione del credito di imposta presuppone che il committente abbia già conseguito il titolo abilitativo o autorizzativo necessario per l'intervento edilizio (perché presuppone uno stato di avanzamento dei lavori pari ad almeno il 30%); ma l’art. 36 subordina il conseguimento di questo titolo al pagamento del compenso del professionista attestato da una sua dichiarazione sostitutiva. Si genera così un cortocircuito: ove il committente non disponga autonomamente della liquidità per pagare questo compenso, l'art. 36 preclude nei fatti la possibilità di finanziare l'intervento edilizio con la cessione del credito di imposta”.

Riconoscendo l’importanza dell’art. 36 e della conquista arrivata dopo anni di lotte, Elvira Restivo ha anche affermato “Per risolvere questo problema occorre necessariamente introdurre una deroga all'art. 36, circoscritta però ai procedimenti relativi agli interventi soggetti al beneficio del credito di imposta. E’ tuttavia evidente che questa deroga, seppur necessaria, priva il professionista di una tutela assai efficace sul fronte della certezza di conseguire il proprio compenso. Proprio per questo motivo la Rete delle Professioni Tecniche di Sicilia, che vede riunite le Consulte Regionali degli Ordini di Agronomi, Architetti PPC, Ingegneri, Geologi, Geometri e Tecnologi Alimentari, ha presentato all'Ars una proposta di modifica dell'art. 36 che, diversamente da altre, non si limita a prevedere la deroga all'art. 36, ma si preoccupa anche di bilanciare l'arretramento della tutela del professionista. A tal fine, il rilascio del titolo edilizio viene subordinato a una dichiarazione del committente di riconoscimento del debito la quale, ove poi il compenso non venga pagato, consentirebbe al professionista di ottenere un decreto ingiuntivo con maggiore facilità”.

In definitiva, secondo Elvira Restivo “La proposta della Rete risolverebbe dunque il corto circuito tra la legge sulla certezza dei pagamenti e i procedimenti per gli incentivi del Superbonus 110, garantendo al contempo la tutela del professionista”.

Lascio come sempre a voi ogni commento.

A cura di Ing. Gianluca Oreto



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