Condono edilizio e vincoli paesaggistici: quando l’abuso non è sanabile?

di Redazione tecnica - 18/06/2025

È possibile ottenere il condono per un immobile che ha aumentato volume e superficie, sebbene ricadente in area vincolata paesaggisticamente? Il parere positivo di compatibilità paesaggistica estingue anche l’illecito edilizio? Qual è il peso del limite volumetrico dei 750 mc nel contesto del terzo condono?

A questi interrogativi ha risposto il Consiglio di Stato con la sentenza del 16 giugno 2025, n. 5242, respingendo l’appello proposto contro il diniego di sanatoria edilizia ai sensi dell’art. 32 del d.l. n. 269/2003 (c.d. “terzo condono”).

Terzo condono: no ad aumenti volumetrici in area vincolata

Il caso in esame riguarda un’istanza di condono per un intervento consistente in un innalzamento delle altezze al secondo piano, nell’adeguamento impiantistico di locali ad uso abitativo, e in un incremento significativo di volumetria (oltre 1.550 mc), in zona sottoposta a vincolo paesaggistico.

Sebbene la Soprintendenza avesse espresso parere favorevole in merito alla compatibilità paesaggistica, il Comune aveva negato la sanatoria edilizia per la presenza congiunta di più condizioni ostative, rispetto a quanto previsto dalla normativa in materia.

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