DL Infrastrutture: correggere le distorsioni del DL Aiuti e garantire certezze operative

di Redazione tecnica - 09/06/2025

Il DL Infrastrutture, in fase di conversione in legge, potrebbe costituire l’occasione giusta per sanare le numerose criticità applicative connesse alla disciplina revisionale introdotta dal DL Aiuti (DL n. 50/2022) e per affrontare alcuni nodi ancora irrisolti in materia di qualificazione, subappalto e applicazione del FOI (Fondo Opere Indifferibili).

È su questi temi che si è concentrata l’audizione dell’ANCE presso le Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati.

Decreto Infrastrutture: l’audizione di ANCE

Nell’ambito dell’esame del decreto-legge 21 maggio 2025, n. 73, recante misure urgenti per la realizzazione di opere infrastrutturali strategiche e per il rafforzamento della capacità amministrativa, ANCE ha presentato un documento tecnico dettagliato contenente numerose proposte correttive. Il relatore dell’audizione, Antonio Ciucci, Presidente di ANCE Roma–ACER, ha evidenziato in particolare l’urgenza di intervenire su alcuni passaggi critici del DL Aiuti, oggi prorogato al 2025 ma caratterizzato da rilevanti lacune operative e interpretative.

Le osservazioni e proposte si sono concentrate su quattro aree chiave:

  • applicazione retroattiva dei prezzari in diminuzione;
  • contratti “esodati” dai meccanismi del Decreto Aiuti;
  • interferenze tra Fondo Opere Indifferibili e art. 26 DL Aiuti;
  • rilascio CEL e subappalto.
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