DL Infrastrutture: correggere le distorsioni del DL Aiuti e garantire certezze operative
Le osservazioni dell’ANCE in audizione: necessarie modifiche e chiarimenti sull'applicazione della disciplina relativa alla revisione dei prezzi, eliminando le contraddizioni esistenti
Applicazione retroattiva dei prezzari in diminuzione: le conseguenze
L’art. 26, comma 6-bis del DL Aiuti, come modificato dalla legge di Bilancio 2025, prevede la possibilità per le stazioni appaltanti di applicare prezzari aggiornati anche in diminuzione, rispetto a quelli contrattuali.
Secondo ANCE, tale previsione:
- è formulata in modo generico, senza limiti temporali espliciti;
- produce l’effetto di estendere l’applicazione retroattiva dei prezzari decurtati anche a lavorazioni già contabilizzate a partire dal 1° gennaio 2023;
- impone, di fatto, la riapertura di contabilità già chiuse, anche per SAL liquidati o lavori conclusi da mesi.
“È evidente – ha sottolineato Ciucci – che un’applicazione retroattiva di questa norma metterebbe le imprese di fronte a due problemi gravissimi: l’impossibilità di recuperare somme già spese e una disparità di trattamento tra cantieri in stato di avanzamento diverso”.
La proposta dell’ANCE è quindi duplice:
- escludere espressamente ogni effetto retroattivo dell’applicazione dei nuovi prezzari in diminuzione;
- chiarire che, anche nel 2025, le diminuzioni possano riguardare solo i singoli prezzi riportati nel SAL, mai l’importo complessivo dello stato di avanzamento, che non può scendere sotto l’importo contrattuale originario.
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