Lottizzazione abusiva: i limiti alla sanatoria in aree già urbanizzate
di Redazione tecnica - 16/05/2025

Può una lottizzazione abusiva realizzarsi anche in aree già urbanisticamente compromesse da pregressi abusi? E in questi casi è possibile ottenere un permesso edilizio in sanatoria? Il TAR Sicilia ribadisce che, ai fini della configurabilità della lottizzazione abusiva ex art. 30 del d.P.R. 380/2001, non rileva solo il grado di urbanizzazione dell’area, ma la compromissione concreta dell’assetto territoriale e la violazione del potere pianificatorio dell’amministrazione.
Lottizzazione abusiva in aree già urbanizzate: no del TAR alla sanatoria
La vicenda esaminata dalla sentenza del 10 marzo 2025, n. 536, prende le mosse da una richiesta di condono edilizio ai sensi della legge n. 47/1985, presentata per un fabbricato costruito in zona destinata a verde agricolo dal PRG vigente. L’area interessata era già caratterizzata da un contesto urbano irregolare frutto di pregressi frazionamenti e costruzioni abusive.
In assenza di riscontro da parte del Comune, i richiedenti avevano ritenuto che si fosse formato il titolo edilizio per silenzio-assenso ai sensi dell’art. 28, comma 2, della L.R. Sicilia n. 16/2016, e avevano avanzato istanza per l’approvazione di un piano di recupero urbanistico ai sensi dell’art. 2, comma 54, della legge n. 662/1996, volto a sanare l’intero nucleo.
L’amministrazione ha tuttavia respinto la richiesta, sostenendo che il fabbricato fosse inserito in una lottizzazione abusiva di tipo misto – sia cartolare che materiale – vietata dall’art. 30 del d.P.R. n. 380/2001, e ha conseguentemente annullato d’ufficio il titolo edilizio ritenuto tacitamente formato.
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