Mancata firma digitale: il Consiglio di Stato sulla validità della firma autografa
di Redazione tecnica - 13/06/2025

È legittima l’ammissione di un’offerta economica sottoscritta in forma analogica e non digitale da parte delle mandanti di un RTI? Qual è il valore giuridico delle modalità di firma quando la lex specialis presenta ambiguità? Come si concilia l’obbligo della firma digitale con la necessità di garantire la massima partecipazione alle gare pubbliche?
Firma digitale e firma analogica: il Consiglio di Stato punta al principio del risultato
A ricordare il valore dell'interpretazione sostanzialistica delle offerte, nel rispetto del principio del risultato e della par condicio tra concorrenti è il Consiglio di Stato con la sentenza del 5 giugno 2025, n. 4877 in riefrimento all’appello proposto da un’impresa che aveva impugnato l’aggiudicazione di un appalto in favore di un RTI, sul presunto vizio dell’offerta economica, in quanto sottoscritta digitalmente solo dalla mandataria e non anche dalle mandanti, in contrasto con le previsioni del disciplinare di gara che prescrivevano l’uso esclusivo della firma digitale.
Secondo l’impresa appellante, la stazione appaltante avrebbe dovuto escludere l’RTI aggiudicatario per violazione della lex specialis, che imponeva la firma digitale dell’offerta economica da parte di tutte le imprese del raggruppamento. In particolare, si contestava la mancata sottoscrizione digitale delle due mandanti, che avevano firmato l’offerta solo in modalità analogica, allegando copia del documento d’identità.
La questione affrontata attiene alla corretta interpretazione dell’art. 70, comma 4, del d.lgs. n. 36/2023, secondo cui sono inammissibili le offerte non conformi alla lex specialis, e del principio del favor partecipationis, richiamato in più pronunce dalla giurisprudenza amministrativa.
Rilevante è anche l’art. 65 del d.lgs. n. 82/2005 (Codice dell'Amministrazione Digitale), che legittima l’uso della firma analogica, accompagnata da documento d’identità, come forma alternativa alla sottoscrizione digitale, nel quadro delle comunicazioni tra privati e pubblica amministrazione.
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