Sismabonus acquisti al 50%: è sufficiente una dichiarazione nel rogito?

di Cristian Angeli - 20/06/2025

Una società di costruzioni ha demolito e ricostruito un edificio, convertendolo da direzionale a residenziale, con miglioramento sismico di due classi. Gli appartamenti risultanti sono stati in gran parte venduti nel 2024, con sconto in fattura conseguente all’applicazione del Sismabonus acquisti. L’interrogativo riguarda la possibilità, per gli acquirenti che intervengono nel 2025 e che adibiscono l’immobile a propria abitazione principale, di beneficiare della nuova aliquota di detrazione del 50% introdotta dalla Legge 207/2024.

In particolare, si chiede se:

  1. tale aliquota maggiorata si applichi anche al Sismabonus acquisti;
  2. sia sufficiente una dichiarazione contenuta nell’atto notarile circa l’intenzione di destinare l’immobile a abitazione principale.

L’esperto risponde

Con l’ultima legge di bilancio (L. 207/2024), il legislatore ha introdotto una significativa novità sul fronte delle detrazioni fiscali per interventi edilizi. Il nuovo comma 1-septies dell’art. 16 del D.L. 63/2013 prevede che, per le spese sostenute nel 2025, la detrazione fiscale sia elevata al 50% (in luogo del 36%) qualora l’unità immobiliare sia destinata ad abitazione principale.

La formulazione della norma, tuttavia, sta creando non poche perplessità interpretative. Il testo parla espressamente di “titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento” che effettuano interventi sull’immobile, lasciando intendere che l’agevolazione sia riservata agli interventi diretti, e non agli acquisti da impresa. Da qui la domanda: la maggiorazione dell’aliquota si estende anche al Sismabonus acquisti?

CONTINUA A LEGGERE

© Riproduzione riservata