Sostituzione porta blindata: ok alla detrazione della spesa

di Redazione tecnica - 22/11/2023

La sostituzione di un portone con una porta blindata rientra fra gli interventi finalizzati alla prevenzione di atti illeciti da parte di terzi disciplinati dalla lettera f) dell’art.16-bis del TUIR (c.d. "Bonus Sicurezza") e per questo la spesa sostenuta può essere portata in detrazione.

Detrazione porta blindata: ok all'agevolazione fiscale

La conferma arriva dall’Agenzia delle Entrate, in risposta al quesito di un contribuente sulla possibilità di sostituire un portone in legno con uno blindato e utilizzare l’agevolazione prevista dalla normativa.

Questa tipologia di intervento rientra infatti fra quelli di recupero del patrimonio edilizio, per i quali spetta una detrazione del 36% delle spese documentate, fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48mila euro per unità immobiliare; l'aliquota di detrazione e il massimale di spesa sono stati elevati, fino al 31 dicembre 2024, rispettivamente al 50% per un importo totale di 96mila euro, riservati ai contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l'immobile sul quale sono effettuati i lavori.

Tra gli interventi ammessi a detrazione, proprio quelli eseguiti sulle singole unità immobiliari e sulle parti comuni finalizzati alla prevenzione del rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi, disciplinati dalla lettera f) dell’art. 16-bis del TUIR.

Prevenzione atti illeciti: gli interventi ammessi al Bonus Sicurezza

Come già chiarito nella Circolare del Fisco del 6 febbraio 2001, n. 13, con il  il termine "atti illeciti" il legislatore ha inteso fare riferimento agli atti penalmente illeciti quali furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti il superamento di  limiti fisici posti a tutela di diritti giuridicamente protetti.

Tra gli interventi ammessi a detrazione rientrano:

  • rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici;
  • apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione;
  • porte blindate o rinforzate;
  • apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
  • installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti;
  • apposizione di saracinesche;
  • tapparelle metalliche con bloccaggi;
  • vetri antisfondamento;
  • casseforti a muro;
  • fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati;
  • apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.

L’installazione o la sostituzione della porta blindata rientra quindi tra le spese per cui spetta la detrazione al 50%, fermo restando il rispetto degli adempimenti previsti, come ad esempio, l’obbligo di pagamento tracciabile, quindi effettuato  tramite carta o bonifico, e il possesso della documentazione comprovante l’acquisto dei materiali e l’esecuzione dell’intervento.

 



© Riproduzione riservata