Stato legittimo di un immobile: un piano diverso dall'agibilità

di Redazione tecnica - 30/05/2025

Quando può ritenersi legittimo un cambio di destinazione d’uso realizzato nel tempo mediante titoli successivi? È sufficiente la planimetria catastale di primo impianto a documentare lo “stato legittimo”? Qual è il confine tra legittimità edilizia e agibilità igienico-sanitaria?

Stato legittimo, destinazione d'uso e agibilità: interviene il TAR

Sono tanti e interessanti i quesiti davanti a cui pone il caso affrontato dal TAR Lazio con la sentenza del 14 aprile 2025, n. 7297, nell’ambito di un contenzioso relativo al cambio di destinazione d’uso, da magazzino a ufficio (cat. A/10), di un seminterrato che originariamente aveva destinazione abitativa.

Secondo i ricorrenti, il mutamento non poteva essere assentito e l’Amministrazione aveva illegittimamente revocato l’ordine di demolizione, concedendo anche il nulla osta all’accertamento di conformità edilizia per opere di manutenzione straordinaria, ai sensi dell’art. 22 L.R. Lazio n. 15/2008.

In particolare, si contestava che l’Amministrazione avrebbe basato il provvedimento esclusivamente su planimetrie di impianto, omettendo di valutare le altre fonti probatorie previste dall’art. 9-bis TUE.

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